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Regia |
Gareth
Edwards
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Sceneggiatura |
Frank
Darabont, Max Borenstein,
David Callaham |
Fotografia |
Seamus McGarvey |
Montaggio |
Bob
Ducsay |
Scenografia |
Owen
Paterson |
Costumi |
Sharen
Davis |
Musica |
Alexandre
Desplat |
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L'epica
rinascita dell'icona Godzilla
della Toho, in questa spettacolare avventura, dalla Warner
Bros Pictures e Legendary Pictures, contrappone il mostro
più famoso del mondo alle malvagie creature che, sostenute
dall'arroganza scientifica dell’umanità, minacciano
la nostra esistenza. Godzilla si svolge in continenti diversi
e si dipana nel corso di decenni, seguendo l'impatto di una
serie di misteriosi e catastrofici avvenimenti, attraverso
l’occhio di un gruppo di persone intrappolate nell’epicentro.
Sessant'anni dopo la sua creazione dal primo lungometraggio
firmato Ishiro Honda, ritorna Godzilla. Questa volta, ad accompagnarlo
nella sua missione distruttiva che porterà il Giappone
nel continente americano, Aaron Taylor-Johnson, Bryan Cranston,
Ken Watanabe (che sarà anche il primo a dire il nome
della creatura in giapponese) ma anche Elizabeth Olsen e Juliette
Binoche, che si era già avvicinata ad alcune creature
quando aveva superato, poi successivamente declinato, il casting
di Jurassic Park.
Tornare quindi alle origini del mito per scoprire di più
sulla nuova versione.
Anni 50. Tempo di mostri giganti dopo il successo della riedizione
di King Kong nelle sale. Diversi registi e produttori stanno
lavorando a dei progetti, tra cui il francese Eugene Lourié
che realizza nel 1953 Il risveglio
del dinosauro. Il film presenta la prima creatura
gigante risvegliata dai test nucleari. L' idea si fece strada
in Giappone allora ancora profondamente segnato da Hiroshima
e Nagasaki, fino ad arrivare al produttore Tomoyuki Tanaka
che iniziò a lavorare sul progetto Godzilla
che sarà realizzato il 3 novembre 1954 e diventerà
un enorme successo planetario.
Disponibile in 30 film (tra cui la versione che ci interessa
ed il remake americano di Roland Emmerich del 1998), Godzilla
è diventato una figura di culto, la stessa che sarà
responsabile di tutte le variazioni che la cultura pop ha
reso, dalle creature di Go Nagai a Pacific Rim. Bisogna dire
che Godzilla, visto dal pubblico giapponese come una sorta
di drago moderno, adorato da una popolazione che adora gli
dei della natura (Kami), diventerà un eroe nazionale
ne Il ritorno di Godzilla dal
momento che combatterà mostruosi invasori per proteggere
l'arcipelago.
Sessanta anni dopo l'uscita dell'originale, la storia è
ripresa da Gareth Edwards, affermatosi per il bel Monsters
- sorta di road movie in cui l'invasione di creature aliene
è solo uno sfondo per raccontare una storia diversa.
La scelta del regista da parte di Legendary Pictures e Warner
Bros. non è banale: è ovvio che lo studio non
voglia l'ennesimo blockbuster che finirebbe per assomigliare
ad Emmerich. Non è nemmeno
una questione il voler mostrare frontalmente enormi creature
per oscurare Pacific Rim. La scelta di far dirigere ad Edwards
è stata quindi quella giusta e conferma l'ottimo film
che ha diretto.
Come il regista stesso afferma, questo nuovo Godzilla
doveva necessariamente avere origini giapponesi. Il film così
si apre proprio lì nel 1999. Bryan Cranston, interpreta
uno scienziato che lavora in una centrale nucleare e si inquieta
dei movimenti sismici interessati dagli effetti che sembrano
provenire della sua installazione. In parallelo, un altro
professore interpretato da Ken Watannabe scopre delle ossa
giganti in una grotta e la traccia di quella che potrebbe
essere una grandissima creatura. Come ci si potrebbe aspettare,
si verifica un grave incidente.
L'azione passa al 2014. Il figlio del personaggio di Bryan
Cranston è specializzato in bombe militari e nella
bonifica delle stesse, parte per il Giappone per andare a
trovare suo padre, ancora ossessionato da ciò che è
accaduto quindici anni prima. Il seguito come si può
intuire, è l'apparizione della creatura gigante che
naviga prima verso le Hawaii e poi proprio verso il continente
americano.
Il Godzilla di questa nuova versione non brilla certo per
una sceneggiatura piena di originalità. L'azione è
lineare e le diverse avventure continuano ad avvenire troppo
facilmente per Aaron Johnson, in modo che il suo personaggio
possa seguire Godzilla in California. Ma il punto del film
non si focalizza particolarmente là, è piuttosto
nel trattamento offerto da Gareth Edwards, sia al mostro che
alla narrazione in generale. Come spesso accade, una storia
può essere semplice ma se è ben raccontata,
non costituisce un ostacolo al successo.
All'immagine dei mostri, il regista sceglie di filmare l'effetto
Godzilla ad
altezza umana. Lui stesso spiega che ogni piano è immaginato
come se fosse diretto da un equipaggio reale che avrebbe corso
il rischio di andare a catturare le immagini di una creatura
mentre distrugge edifici. Godzilla richiede tempo per invadere
lo schermo poiché la maggior parte del film ruota intorno
agli esseri umani ed è girato dalla loro prospettiva.
Le immagini sono belle e Gareth Edwards non nasconde la sua
influenza. Vedendo il film di apertura su un elicottero in
arrivo su un'isola verde nel modo di “Jurassic
Park”, capiamo che il regista ama profondamente
il cinema di Steven Spielberg, a cui ha reso omaggio in tutto,
fino al nome Brody (come l'eroe di Lo
Squalo) del personaggio principale. La passione
di Edwards per i mostri di Spielberg esplode sullo
schermo a vari livelli, sia per come rappresenta i bambini
nella storia, che per la caratterizzazione dei personaggi,
fino ad interi temi riutilizzati (padre e figlio, uniti contro
gli invasori). Ma Edwards non dimentica la sua eredità.
Il regista attinge dall'universo creato durante gli ultimi
60 anni, riprendendo i noti temi del nucleare e dell'ecologia,
ancora rilevante per voler fare un film il più realistico
possibile. Si offre persino il lusso di presentare il suo
mostro in minima parte e può farlo proprio perché
Godzilla è una leggenda. Anche se non avete mai visto
i film Ishiro Honda ed i suoi sequel, anche se avete perso
la versione americana del 1998 e la versione in cartone animato,
sapete chi è, probabilmente ne avete sentito parlare
e sapete di cosa è capace. Quindi non c'è bisogno
di sapere di più in anticipo, il resto sarà
visualizzato sullo schermo.
Accompagnata dalla musica di Alexandre Desplat, in una delle
migliori composizioni della sua carriera, questa nuova generazione
Godzilla non è un blockbuster come gli altri. Grazie
al suo comportamento profondamente umano, alle sue belle immagini,
all'omaggio reso ai maestri di ogni lato del Pacifico, si
dimostra che il “Re dei Mostri” ha ancora cose
da dirci, anche 60 anni dopo la sua creazione.
[daniela ciambelli]
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Interpreti |
Aaron
Taylor-Johnson, Bryan Cranston, Elizabeth Olsen, Ken
Watanabe, Juliette Binoche, David Strathairn, Victor
Rasuk, Sally Hawkins, C.J. Adams, Richard T. Jones,
Brian Markinson, Al Sapienza, Patrick Sabongui
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Produzione |
Legendary
Pictures, Toho Co. LTD
|
Distribuzione |
Warner
Bros. Pictures |
Uscita |
15/05/2014 |
Nazione
| Anno |
USA |2014 |
Genere
| Durata |
fantascienza |120' |
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