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Regia |
John
Krokidas |
Sceneggiatura |
John
Krokidas, Austin Bunn |
Fotografia |
Reed
Morano |
Montaggio |
Brian
Kates |
Scenografia |
Stephen
Carter |
Costumi |
Christopher
Peterson |
Musica |
Nico
Muhly |
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Erano
giovani, ricchi, annoiati dalle regole e convenzioni, pieni
di vita... erano Allen Ginsberg (Daniel Radcliffe), Jack Kerouac
(Jack Huston) e William S. Burroughs (Ben Foster), padri della
Beat Generation.
Icone, pietre di paragone per un movimento che ha riscritto
le basi della letteratura americana: contro le regole, la forma
e la metrica che dominava la poesia prima del loro avvento,
gettarono le basi per cambiamenti sismici nella cultura popolare
e giovanile.
Ma prima di diventare icone nel 1944 erano sopratutto ragazzi:
Allen Ginsberg una nervosa e puritana matricola alla Columbia
University; Jack Kerouac uno slavato universitario che si era
re-inscritto dopo aver resistito 8 giorni nella Marina Militare;
William S. Burroughs aveva abbandonato la facoltà di
medicina, ex venditore porta a porta di insetticidi, stava diventando
un giovane tossicodipendente, sopravvivendo ai margini della
scena bohemienne newyorkese.
Un'amicizia nata tra i corridori dell'Università e cementata
dal brutale omicidio dell'amante da parte del loro giovane e
comune amico Lucien Carr. Tutto questo è oggetto della
pellicola Kill your Darling (Giovani
ribelli) presentato in anteprima alle Giornate
degli Autori durante l'ultima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica
di Venezia: “Nel 1944 mentre Allen Ginsberg stava per
compiere 18 anni, Burroughs diventava trentenne e, entrambi,
non avevano ancora scritto una parola. Per noi, la materia affascinante
non era ciò che sarebbero diventati questi grandi uomini,
ma osservarli come adolescenti insicuri e giovani adulti che
cercano di capire la grandezza interior.” ricorda il debuttante
dietro la macchina da presa John Krokidas, anche co-sceneggiatore
e produttore della pellicola.
Ulteriore
passo del protagonista Daniel Radcliffe nel tentativo di scrollarsi
definitivamente l'ingombrante ombra di Harry Potter e diventare
un attore a tutto tondo. La scelta di un cinema indipendente,
autoriale, condito da scene forti (nudi a teatro, scene di
omosessualità sullo schermo) che deve però fare
i conti con le acerbe capacità recitative dell'attore
inglese, a cui non basta irrigidire la mascella per manifestare
un ventaglio di emozioni che rimangono il più delle
volte sulla sceneggiatura. Almeno per quanto concerne questo
Giovani Ribelli definito, a rischio di querela
da parte di Peter Weir e Robin Williams, il nuovo Attimo
fuggente a cui l'accomuna una certa identità
tematica di fondo, ma che si allontana per emozione, recitazione
e spessore drammaturgico.
Appesantito
da una cornice temporale che anticipando il finale disinnesca
una potenziale fonte di interesse da parte dello spettatore,
il film scorre in una complessiva medietà, incapace
di suscitare se non una tiepida curiosità su interpreti
(da approfondire in altro luogo per i più motivati)
ed eventi che li videro protagonisti. Se vogliamo il bello
(estetico) c'è anche; manca dannatamente il dannato....
per farsi in qualche modo ricordare. [fabio
melandri]
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Interpreti |
Daniel Radclife, Dane DeHaan, Michael C. Hall,
Ben Foster,
Jack Huston , David Cross, Elizabeth Olsen , Jennifer
Jason Leigh
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Produzione |
Benaroya
Pictures |
Distribuzione |
Notorius
Pictures |
Uscita |
17/10/2013 |
Nazione
| Anno |
USA
|2013 |
Genere
| Durata |
drammatico | 143' |
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