È
il 1977. Sono trascorsi tre anni (agosto 1974) da quando,
in seguito al caso Watergate, la presidenza Richard Nixon
(Frank Langella) si conclude in anticipo; Billy Carter prende
il suo posto. Da quella data Nixon ha sempre rifiutato di
rilasciare interviste in merito allo scottante argomento.
Ma mentre lui “sfugge” dagli incontri diretti,
l'anchor-man britannico David Frost (Michael Sheen) comincia
a muoversi per poterlo incontrare. Cerca sponsor e network
interessati al progetto. Incredibilmente, Nixon accetta di
incontrarlo. È convinto di poter avere la meglio in
un confronto diretto con un presentatore piuttosto che con
un giornalista, riabilitando così la sua immagine pubblica.
Si stabilisce che in quattro interviste vengano affrontati
i temi più interessanti, come il Watergate e la politica
estera. Ma quello che gli americani aspettano, sono le scuse
pubbliche. I due hanno tenuto incollati al piccolo schermo
oltre 45 milioni di spettatori.
Frost/Nixon – Il duello
è una vera ricostruzione storica, in cui vengono inseriti
i retro scena e i momenti di panico, rabbia, incertezza e
coraggio che hanno vissuto Frost e le persone che gli vivevano
attorno. Ron Howard ha realizzato una docufiction, sui giorni
che precedettero le interviste al presidente Nixon e su quello
che provocarono. Le iniziali immagini di repertorio permettono
di entrare in quella fase storica, di immedesimarsi.
Candidato all'Oscar per miglior film, regia, attore protagonista
(Frank Langella), sceneggiatura non originale e montaggio,
il premio Oscar 2002 per A Beautiful
Mind ha diretto una pellicola che mettesse in risalto
il lato umano dell’unico presidente degli Usa che si
sia dimesso in seguito ad un impeachment. [valentina
venturi]