James
Reece (Jonathan Rhys Meyers) ha la donna che tutti vorrebbero,
Caroline, è ben vestito, ha una casa magnifica, un
lavoro invidiabile al fianco dell’ambasciatore americano
in Francia, vive a Parigi e parla il cinese.
Il film sarebbe finito tra gli sbadigli del pubblico nonostante
il corpo mozzafiato della modella Kasia Smutiniak (Caroline),
se il regista non avesse avuto l’idea non troppo originale,
ma sempre valida, di affiancargli un partner completamente
all’opposto per una missione top secret. L’entrata
in scena di John Travolta nei panni dell’agente segreto
Charlie Wax chiarisce subito le idee su come andrà
la vicenda. Wax il duro a morire, impavido, con la battuta
sempre in tasca ed un look all’insegna del trash, porta
improvvisamente all’inverosimile la vita di James che
a volte sembra rubare la gonnella a Kathleen Turner nella
pellicola All’inseguimento della
pietra verde.
Bang Bang senza tregua e performance funambolesche adatte
al ballerino de La febbre de sabato
sera ma che, ormai in età avanzata, è
costretto a girare frammenti di scene destinate poi ad un
lavoro di editing in cui i montatori saranno gli unici davvero
coinvolti in un allenamento acrobatico.
Il bricolage di fotogrammi rincollati tra loro daranno vita
a scene con un senso complessivo della coreografia piuttosto
confusionario e con movimenti fisici mai continui ma che pioveranno
ininterrottamente sullo schermo creando un Action-Movie che
non ci permetterà di battere ciglio. E’ assodato
che non una pallottola colpirà i nostri pupilli intenti
a sgominare una banda di trafficanti di droga, fino ad un
bel colpo di scena fedele alla prima pagina dei quotidiani
attuali.
Se John travolta vestito di bianco ha fatto sognare le figlie
degli anni 70 interpretando Tony Manero nel film La
febbre del Sabato Sera, se le givanotte si proclamarono
definitivamente sue spasimanti quando nel film Grease interpretò
Danny Zucco vestito stavolta di nero, sembra proprio che da
allora l’indice di gradimento sia sempre stabilito dalle
giovani. Infatti da una statistica attendibile emerge che
il film, uscito in America il 5 febbraio 2010, abbia riscosso
il favore di un pubblico misto, dagli under 18 agli over 50,
ma che a sostenere la media del voto più alto sia stato
ancora il pubblico femminile non ancora maggiorenne seguito
dalle over 45 che se la matematica non è un opinione
dovrebbero essere proprio le Pink Ladies dell’epoca
della brillantina.
Così mentre i sui colleghi Schwarzenegger, Stallone
e Willis decidono di prendere parte ad un film (The
Expendables) in cui avranno il ruolo di ex action heroes
con profondo rispetto per l’età che avanza, Travolta
invece non si perde d’animo gettandosi dai balconi legato
ad una fune e parlando al cellulare con un bazuka in mano,
seduto sul ciglio di un’ auto in corsa, tanto che la
critica americana non ha potuto evitare qualche battuta degna
di un biglietto di compleanno per attempati.
Se invece il pubblico nostrano ha dato adito a Mission:
Impossibile in cui gli elicotteri inseguivano le automobili
inoltrandosi nei tunnel e finalmente scoppiando, non potremmo
restare certo delusi proprio adesso da questo film in cui
il nostro eroe ha battute pronte che ci riporteranno sicuramente
alla memoria lo straordinario Pulp Fiction.
E poi non dimentichiamo che è una storia firmata Luc
Besson, sempre più alla conquista del mercato americano.
[silvia langiano]