The Forgotten
id.
Regia
Joseph Ruben
Sceneggiatura
Gerald Di Pego
Fotografia
Anastas N. Michos
Montaggio
Richard Francis-Bruce
Musica
James Horner
Interpreti
Julianne Moore, Gary Sinise, Anthony Edwards, Alfre Woodard,
Dominic West, Kathryn Faughnan
Anno
2004
Durata
96'
Nazione
Usa
Genere
thriller
Distribuzione
Sony Pictures

Telly Paretta (Julianne Moore) è tormentata dal ricordo del figlio di otto anni, Sam, deceduto in un incidente aereo sei mesi prima. In cura da uno psichiatra (Gary Sinise), in crisi con il marito (Anthony Edwards) scoprirà a poco a poco di soffrire di disturbi mentali e di allucinazioni. In realtà suo figlio non è mai esistito, così come le foto che lo ritraevano, i giochi, gli effetti personali, la cameretta; ogni cosa era frutto solo della sua mente e di desideri inespressi di madre. Naturalmente in un thriller che si rispetti, nulla è mai come sembra, nessuno è come si rivela e The forgotten rientra pienamente in questa categoria.
I primi trenta minuti sono tutti giocati sul dubbio, sull’incertezza, sulla confusione tra piano di realtà (il mondo visto attraverso gli occhi di Telly) e quello della finzione immaginifica (quello visto attraverso la sua immaginazione).
I più smaliziati intuiscono quasi subito una qualche forma di cospirazione ad opera di servizi segreti deviato o di militari reazionari, anche perché il regista spinge proprio in questa direzione senza lasciare nulla all'immaginazione dello spettatore ma anzi insistendo su particolari e dettagli sospetti. Purtroppo la realtà è superiore a qualunque spettaore più o meno smaliziato e fantasioso e nei minuti successivi il film sbrodola in maniera impensabile, percorrendo rovinosamente i sentieri della ridicolaggine ed inverosimiglianza. La virata rispetto alla prima parte è tanto energica quanto stridente passando in un batter d'ali da un thriller d’atmosfera ad un episodio di X-File e anche dei peggiori. Deludente ed improbabile, spiace vedere un’attrice come Julianne Moore, invischiata in un’opera che seppur circondato da grande curiosità (ottimo è l’ingannevole trailer) alla prova dei fatti si rivela di una inconsistenza imbarazzante. [fabio melandri]