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Anno
2011
Nazione
UK
Genere
commedia
Durata
100'
Uscita
04/01/2012
distribuzione
Eagle Pictures |
Regia |
Ben
Palmer |
Sceneggiatura |
Iain
Morris,
Damon Beesley |
Fotografia |
Ben
Wheeler |
Montaggio |
William Webb, Charlie Fawcett |
Scenografia |
Dick
Lunn |
Costumi |
- |
Musica |
Mike Skinner |
Produzione |
Bwark
Productions, Young Films |
Interpreti |
Simon Bird,
James Buckley,
Blake Harrison,
Joe Thomas,
Lydia Rose Bewley, Laura Haddock, Jessica Knappet, Tamla
Kari,
Emily Head |
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Quattro
amici della periferia di Londra Will, Simon, Jay e Neil, hanno
finito il liceo. È il momento di decidere cosa fare del
proprio futuro, ma prima di tutto ci sono le vacanze estive.
La piccola comitiva decide di organizzare una fuga per divertirsi,
conoscere delle ragazze e insieme tirare su il morale a Simon,
lasciato da poco dalla sua amata ragazza. Destinazione Creta.
In valigia solo gel, frustrazioni sessuali e bisogno di fare
conoscenza con l’altro sesso.
Il gruppo di adolescenti finisce in un vecchio palazzo fatiscente
dove si paga se si lasciano escrementi in giro per casa. Dopo
essersi cambiati e rinfrescati, prima tappa d’obbligo:
scoprire le delizie della vita notturna di Malia. Ingenuità,
innocenza e insicurezza saranno i motori delle loro azioni,
tanto da finire subito in uno dei locali più squallidi
della città. Qui Will, Simon, Jay e Neil fanno amicizia
con quattro ragazze inglesi, anch’esse impacciate ma di
primo acchito perfette per dare vita alle agognate avventure
estivo-erotiche. Se solo non fossero davvero troppo imbranati
per riuscire nell'impresa. Da questo momento in avanti gag,
battute e situazioni tipiche adolescenziali la fanno da padrone.
Fino all’obbligatorio lieto fine.
“Finalmente
maggiorenni” è la versione cinematografica
di una popolare sit-com inglese; “The
Inbetweeners” (da quel momento “in
between” che è l'adolescenza) è stata
per tre stagioni la versione british del racconto di iniziazione
sessuale dei teen movies americani.
Una serie incentrata sulle tragicomiche disavventure di quattro
giovani loser, della periferia inglese. Rispetto agli episodi
televisivi, incentrati sull’ordinaria vita dello studente
liceale, la versione per il cinema si confronta con l'extra-ordinario
delle vacanze estive.
Pellicola molto vicina come tematiche al genere americano
dei vari “American Pie”,
se ne differenzia per la lentezza del ritmo e per lo stile
narrativo. Invece della tipica commedia riprodotta in quantità
industriali con lo stampino, la sceneggiatura di “The
Inbetweeners” è scritta unendo nessi logici;
gli attori sono - nella loro semplicità e naturalezza
- credibili e affiatati. C’è il nerd petulante,
il secchione ingenuo in cerca dell’amore, l’inconsapevole
erotomane e il giovane bamboccione: lo spettatore coetaneo
finisce per immedesimarsi e, con un’eventuale catarsi,
per superare i medesimi complessi. Da notare l’impercettibile
presenza di colonna sonora che, se da una parte lascia un
vuoto auditivo, dall’altra amplifica la strategia comunicativa
dei dialoghi. Commedia leggera.
[valentina
venturi]
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