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Anno
2012
Nazione
Italia
Genere
commedia
Durata
120'
Uscita
29/11/2012
distribuzione
Medusa |
Regia |
Paolo
Genovese |
Sceneggiatura |
Luca
Miniero, Marco Alessi, Paolo Genovese |
Fotografia |
Fabrizio
Lucci |
Montaggio |
Consuelo
Catucci |
Scenografia |
Chiara
Balducci |
Costumi |
Grazia
Materia |
Produzione |
Medusa
Film, Lotus Production |
Interpreti |
Sergio
Castellitto,
Marco Giallini,
Claudia Gerini,
Carolina Crescentini,
Eugenia Costantini,
Eugenio Franceschini,
Ilaria Occhini,
Francesca Neri,
Giacomo Nasta,
Romuald Andrzej Klos,
Lorenzo Zurzolo,
Paolo Calabresi,
Maurizio Mattioli,
Sergio Fiorentini |
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“Tutte
le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia
infelice è infelice a suo modo.” Con queste parole
Tolstoj apre il suo Anna Karenina.
E la famiglia di Leone (Sergio Castellitto) appare molto felice
la mattina del giorno di Natale. Sua moglie Carmen (Claudia
Gerini) si trucca in bagno, mentre la madre Rosa (Ilaria Occhini)
prepara la ricca colazione in cucina aiutata dai nipoti Luna
(Eugenia Costantini), Pietro (Eugenio Franceschini) e il piccolo
Daniele (Giacomo Nasta), mentre sono attesi gli zii Fortunato
(Marco Giallini) e Sole (Carolina Crescentini). Il fuoco scoppietta
nel camino dell'immensa villa, teatro di questa splendida
giornata, le luci addobbano ogni angolo, i profumi della cucina
si diffondono ed invitano alla gioia ed alla serenità.
Una famiglia felice, perfetta... fin troppo...
Il quadro idilliaco inizia a scricchiolare quando Leone, a
tavola decide che il piccolo Daniele non gli piace, non gli
assomiglia e di conseguenza lo vuole cambiare... CAMBIARE?
Si perchè l'allegra famigliola messa in scena, altro
non è che una compagnia di attori, ingaggiata da Leone
per interpretare la sua famiglia nel giorno di Natale. Una
famiglia perfetta che segue un copione rigido con obblighi,
doveri e ruoli definiti. Attenersi al copione è il
dictatum del capocomico Fortunato, peccato che Leone si diverte
- e noi con lui - a creare equivoci e imprevisti fuori copione,
costringendo l'intera compagnia ad improvvisare; ed intanto
realtà e la finzione iniziano a miscelarsi, a confondere
i propri confini fino a sovrapporsi in una nuova, grottesca,
divertente surrealtà.
Questa
è l'idea forte della nuova commedia del giovane regista
di Immaturi
Paolo Genovese. Un'agrodolce commedia umana sulla famiglia
– concetto da intendersi allargato comprendente quella
consanguinea parentale, fino a quella professionale –
capace di divertire senza mai essere volgare (in confronto
alle prossime “grottesche” commedie natalizie
da Colpi di fulmine
a I 2 soliti idioti)
e commuovere con una precisione molto matematica se vogliamo,
ma mai fredda, asettica, furbetta.
Un canovaccio in cui tutti sembrano divertirsi molto da Castellitto
alla Gerini, dalla Crescentini ad un immenso Marco Giallini,
un attore a nostro giudizio assai sottovalutato ma capace
di passare dal dramma (era il Teribbile nel serial Romanzo
Criminale) alla commedia (come in questo caso)
con la medesima forza persuasiva, fino al grande rientro sullo
schermo di Francesca Neri.
Non sarà
un capolavoro, ma Una famiglia
perfetta è una commedia fuori gli schemi
italici collaudati, che sul tono agrodolce viaggia sicura
e senza tentennamenti. Consigliato!
[fabio melandri]
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