Negli
anni Cinquanta, Vince Collins (Colin Firth) e Lanny Morris
(Kevin Bacon) sono la coppia più popolare del mondo
dello spettacolo in America. Godono del favore di Sally San
Marco (Maury Chaykin), un boss della mafia che possiede nightclub
sparsi sulla costa orientale e che asseconda ogni loro desiderio,
che sia una vasca piena di aragoste o ragazze compiacenti
con cui passare la notte. Ma quando una di queste, una splendida
ragazza di nome Maureen (Rachel Blanchard), viene ritrovata
morta nella vasca da bagno della suite in cui alloggiano i
due attori, il loro mondo scintillante inizia a crollare.
Che cosa avvenne veramente nella camera da letto di Vince
e Lanny quella famosa sera? Cosa spinse la coppia d’oro
dello show-business americano a sciogliersi poco dopo quei
tragici eventi?
Sono gli interrogativi che a distanza di 15 anni, si pone
l’ambiziosa giornalista in carriera Karen O'Connor (Alison
Lohman) decisa a far luce sui misteri di quella notte e che
si ritroverà all'interno di un circolo vizioso in cui
dovrà fare i conti anche con la propria personalità.
Atom Egoyan costruisce un insolito thriller esistenziale,
soffuso, gelido ed elegante, in parte manieristico nello stile,
con coloriture ed atmosfere alla David Lynch. Fa specie che
un regista cerebrale come il canadese di origine armena Egoyan,
metta in scena questa volta un erotismo carnale, fortemente
sensuale, che punta molto sulla fisicità dei suoi protagonisti.
Attori che si muovono su un palcoscenico finemente descritto
con dovizia di particolari sebbene a tratti agiografico, palcoscenico
in cui le serpi si nascondono sotto le fattezze di indifesi
agnellini, e dove anche le creature apparentemente più
deboli trovano i modi e le leve per imporsi.
Sebbene non convinca pienamente, False
verità rappresenta un’ottima prova attoriale
per Colin Firth (Love Actually,
Il diario di Bridget Jones, La
ragazza con l’orecchino di perla, Febbre
a 90°) qui alle prese con un personaggio assai
complesso, in cui il lato oscuro è più accennato
che non espresso, celato che non manifesto grazie ad una interpretazione
di grande forza interiore. Lo assistono Kevin Bacon (Footloose,
A cena con gli amici, JFK,
The Woodsman) e la rivelazione
Alison Lohman (White Oleander,
Big Fish), vero perno e punto
di equilibrio del racconto tratto da un romanzo di Rupert
Holmes, presto nelle librerie, edito da Fandango Libri.
[fabio melandri]