Ambientato
alla fine del ‘700, La Duchessa
è la storia della bella e sofisticata Georgiana Spencer,
la donna più affascinante della sua epoca. Famosa per
la sua bellezza e il suo fascino, divenne un personaggio controverso
per i suoi gusti stravaganti e la sua passione per il gioco
e per l’amore. Andata in sposa giovanissima al più
anziano e freddo Duca del Devonshire, amica intima di ministri
e principi, Georgiana fu un’icona dell’eleganza,
una madre devota, un’abile attivista politica, e la
beniamina della gente comune. Ma al centro della sua storia
c’è soprattutto una disperata ricerca dell’amore.
Dalla relazione appassionata e infelice di Georgiana con il
Conte Grey, al complicato ménage à trois con
il marito e con la sua migliore amica, Bess Foster, La Duchessa
racconta una storia molto attuale, che parla di fama, notorietà
e bisogno d’amore.
Ispirato alla figura storica di Georgiana Spencer Duchessa
del Devonshire a soli 17 anni e e signora di Chatsworth House.
Grazie al potere e alla ricchezza del Duca, Georgiana balza
all’attenzione del pubblico, e diventa la regina dell’alta
società, ammirata e insieme criticata dalla stampa
che ne fa una caricatura. Finisce addirittura per ispirare
il personaggio di Lady Teazle nella commedia del drammaturgo
Richard Sheridan The School for Scandal.
Alleandosi con il politico Charles James Fox, diventa una
figura di spicco nel partito dei Whig, di cui promuove la
causa nelle elezioni del 1784. Il suo successo pubblico, però,
nasconde una vita privata piena di sofferenza e un matrimonio
senza amore.
Tratto dal libro di Amanda Foreman Georgiana.
Vita e passioni di una duchessa nell’Inghilterra del
‘700 (BUR, 2008) La Duchessa
è un piccolo manuale socio-antropologico dell’epoca,
fatto di attente ricostruzioni storiche – scene e costumi
– incentrato sull’eterno e quanto mai contemporaneo
dilemma tra l’essere e l’apparire, la ragione
ed il sentimento, il vivere la vita come di dovrebbe e vivere
la vita come invece si vorrebbe. Una serie di opposti ben
disegnati nei personaggi principali interpretati da una convincente
Keira Knightley ed un commuovente Ralph Fiennes, circondati
da personaggi di contorno mai superflui, ma sempre funzionali
sia alla storia che all’approfondimento psicologico
dei personaggi cardine, come la madre della Duchessa (Charlotte
Rampling) e l’amica di lei ed amante di lui Bess Foster
(Hayley Atwell) vero ago della bilancia di questo menage a
trois fatto di piccole e grandi ipocrisie, gelosie, dispetti
ma anche amore, desiderio, passione.
Un manifesto femminista attuale e quanto mai necessario, viste
le notizie giudiziarie di questi giorni, sul ruolo della donna
e sul suo diritto/desiderio di autoaffermazione e soddisfazione.
Si ride, si piange, ci si commuove sebbene in alcuni frangenti
il film appaia un po’ troppo freddo e cadenzato nella
sua perfezione estetica che tende a congelare anche sentimenti
ed emozioni. [fabio melandri]