Dante 01
id.
Regia
Marc Caro
Sceneggiatura
Marc Caro, Pierre Bordage
Fotografia
Jean Poisson
Montaggio
Linda Attab, Sébastien Prangère
Scenografia
Bertrand Seitz
Costumi
Chattoune, Fabien Esnard-Lacombe
Musica
Raphael Elig, Eric Wenger
Interpreti

Lambert Wilson, Linh Dan Pham, Simona Maicanescu,
Dominique Pinon, Bruno Lochet, François Levantal

Produzione
Eskwad, Wild Bunch
Anno
2008
Nazione
Francia
Genere
fantascienza
Durata
88'
Distribuzione
VIDEA-CDE Warner
Uscita
26-07-2008
Giudizio
Media

Marc Caro, l’autore assieme a Jean-Pierre Jeunet di Delicatessen e La città perduta (mai distribuito nelle sale italiane), torna alla regia, questa volta da solo, con un progetto ambizioso e visionario.
Dante 01, un viaggio visionario in un luogo imprecisato del cosmo che da la possibilità al regista illustratore (Metal Urlant) di esprimere liberamente la propria estetica allucinata e raffinata.
Ancora una volta la rappresentazione di un modo chiuso, che ammicca a precedenti come Akira, Solaris, THX_1138, e le animazioni d Satoshi Kon. Ma in questo caso il regista costruisce un mondo fantascientifico per raccontare una favola fantasy, fatta di cavalieri, magie e leggende.
Dante 01 è una zona di detenzione di massima sicurezza dove i più pericolosi criminali del sistema vengono sottoposti a esperimenti scientifici di varia natura. In questo carcere approda un detenuto, che verrà chiamato dai suoi compagni San Giorgio (il riferimento alla mitologia europea è evidente) e che in seguito all’incontro con un entità aliena, acquisterà poteri immensi.
Filosofico, mistico, oscuro e metafisico, la pellicola fin dal titolo affonda le sue radici nella Divina Commedia di cui sembra voler sinteticamente rappresentare i gironi dell’Inferno (i primi tre almeno, dichiara lo stesso Caro, per ristrettezze di budget). Risulta affascinante per l’impatto visivo, da sempre curato dall’autore, e per le atmosfere in cui immerge lo spettatore.
[andrea pirrello]