Crossing The Bridge - The Sound of Istanbul
id.
Regia
Fatih Akin
Sceneggiatura
Fatih Akin
Fotografia
Hervé Dieu
Montaggio
Andrew Bird
Musica
Alexander Hacke
Suono
Johannes Grehl
Interpreti
Alexander Hacke, Baba Zula, Orient Expression, Duman, Replikas, Erkin Koray, Ceza, Istanbul Style Breakers, Mercan Dede, Selim Sesler, Brenna Maccrimmon, Siyasiyabend, Aynur, Orhan Gencebay, Muzeyyen Senar
Anno
2005
Durata
92'
Nazione
Germania / Turchia
Genere
documentario
Distribuzione
Fandango
Uscita
1-09-06

Quando arrivi in un posto e vuoi comprendere la cultura che prevale, profonda o superficiale che sia, ascolta la musica che si suona lì. Allora imparerai tutto di quel posto.” Confucio

Alexander Hacke, membro della band d’avanguardia tedesca Einstürzende Neubauten da oltre 20 anni, è entrato in contatto con la città e la sua musica mentre produceva la colonna sonora del film La Sposa Turca. A Istanbul ha incontrato i membri della band neo-psichedelica BABA ZULA e quando la loro bassista se ne è andata gli è stato chiesto di prendere il suo posto. Alex Hacke utilizza ogni stile musicale e ama fare esperimenti con i suoni, così non ci è voluto molto a convincerlo. Non ha portato solo il suo basso, ma anche uno studio di registrazione mobile al completo, ivi incluso il suo “microfono magico”, utilizzato per catturare suoni esotici in tutto il mondo. Inizia così a catturare la diversità musicale di Istanbul. Il suo scopo è esporre le orecchie occidentali alla più ampia gamma possibile di musica turca, dai moderni suoni elettronici, rock e hip-hop, sino alla classica musica “arabesca”.
Fatih Akin, regista de La sposa turca, lo accompagna con la sua telecamera dando vita a un ritratto della vivace scena musicale di Istanbul, la cui musica si diffonde in ogni parte della città ed è così tanto amata da tutti i suoi abitanti. Veniamo a contatto con un mondo alieno, contraddittorio, seducente e pieno di vita, collezionando impressioni e suggestioni, immergendosi nell’incessante corrente di questa grande città dalle mille sfaccettature. Un vero ponte tra Oriente ed Occidente, tra cattolicesimo e islam, in un coacervo di culture, suoni, sapori, immagini, in un melting pop culturale che è la faccia positiva dell’universo global. Capita così di ritrovare forme musicali che non avremmo mai pensato di incontrare come la black music, l’hip hop, il rock, la breakdance, che convivono accanto a forme più tradizionali di musica turca e con la uale entra in contatto contaminandosi vicendevolmente. Gli Orient Expressions, i Duman, Replikas, Erkin Koray, Ceza, Mercan Dede, Siyasiyabend sono solo alcuni degli artisti che incontriamo in questo viaggio curioso ed impegnativo, offertoci dal braccio doc della Fandango Distribuzione.
[fabio melandri]