C.R.A.Z.Y.
id.
Regia
Jean-Marc Vallée
Sceneggiatura
Jean-Marc Vallée, François Boulay
Fotografia
Pierre Mignot
Montaggio
Paul Jutras
Scenografia
Patrice Vermette
Interpreti
Michel Coté, Marc-André Grondin, Danielle Proulx, Emile Vallée,Maxime Tremblay, Pierre Luc Brillant, Alex Gravel
Anno
2005
Durata
125'
Nazione
Canada
Genere
commedia
Distribuzione
Istituto Luce
Zac, nato lo stesso giorno di Nostro Signore Gesù, è un ragazzo speciale, segnato da un destino bizzarro sin dalla nascita e destinato a grandi cose. Almeno questo gli viene ripetutamente predetto grazie a speciali poteri taumaturgici di cui sembra essere in possesso. Quarto di cinque figli maschi, cresce iperprotetto dalla madre e con uno sviluppato senso di inferiorità verso gli elementi maschili della propria famiglia, il padre ed i suoi tre fratelli maggiori: il teppista, l’atleta e lo studioso secchione. Aggiungiamo un’ambiguità sessuale mai risolta ed il meccanismo narrativo è messo in atto. C.R.A.Z.Y ci racconta i primi venti anni della famiglia Beaulieu ed in particolare l’adolescenza di Zac fatta di una serie di incontri/scontri con l’universo macista della propria famiglia, i primi approcci omo/etero sessuali e le canzoni di David Bowie.
Una commedia vivace, ben scritta e recitata, capace di dosare con equilibrio e perfezione matematica i diversi materiali di cui si compone il tessuto narrativo.
La ricerca di se stesso, l’accettazione individuale e poi sociale del proprio essere e della propria natura viene sviscerato e messo in scena evitando facili scorciatoie attraverso un delicato quanto riuscito equilibrio tra elementi comici e drammatici. Costumi, scenografie ed una fotografia dai toni pastello, riescono a ben ricreare l’atmosfera Anni Settanta di cui l’opera si nutre, resa vitale dagli hit evergreen di David Bowie, Pink Floyd e Patsy Klein. Gli attori Marc André Grondin (Zac) e Michel Coté (Gervais, il padre) su tutti assecondano le intenzioni del regista di voler spiazzare ripetutamente le attese dello spettatore attraverso un continuo cambiamento di ritmo che crea improvvise accelerazioni e repentini rallentamenti che aprono squarci di riflessione su tematiche delicate ma trattate con leggerezza di intenti. [fabio melandri]



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