Coraline
è un’avventura meravigliosa ed elettrizzante,
divertente e piena di suspense che combina l’immaginazione
visionaria di due super fantasisti - il regista Henry Selick
(Nightmare Before Christmas) e lo scrittore Neil Gaiman (Sandman)
- e fa onore e ridefinisce due tradizioni cinematografiche.
E’ un film d’animazione stop motion e, primo ad
essere concepito e fotografato in 3-D stereoscopica, diverso
da tutto quello che il pubblico abbia mai visto prima.
Coraline
Jones (con la voce di Dakota Fanning) è una bambina
di 11 anni esuberante, determinata, curiosa e avventurosa
e molto matura per la sua età. Lei e suoi genitori
(Teri Hatcher, John Hodgman) si sono appena trasferiti dal
Michigan in Oregon. Sentendo la mancanza dei suoi amici e
trovando i suoi genitori sempre occupati con il loro lavoro,
Coraline cerca di trovare qualcosa di eccitante da fare nel
suo nuovo ambiente. Fa amicizia con – o, come la vede
lei, è infastidita da –un bambino della sua età,
Wybie Lovat (Robert Bailey Jr.); e va a fare visita ai suoi
vicini più grandi, le eccentriche attrici inglesi la
Signorina Spink e la Signorina Forcible (Jennifer Saunders
e Dawn French) e l’ancora più eccentrico russo
Signor Bobinsky (Ian McShane). Dopo questi incontri, Coraline
dubita seriamente che in questa sua nuova casa ci possa essere
qualcosa di davvero intrigante per lei …
…e
invece c’è. Coraline scopre in casa una porta
segreta. Attraversandola e avventurandosi in un corridoio
misterioso e spaventoso, scopre una versione alternativa della
sua vita e della sua esistenza. All’apparenza questa
realtà parallela è molto simile alla sua vita
vera – ma è decisamente migliore. Gli adulti,
inclusa la premurosa Altra Madre (anche lei con la voce di
Teri Hatcher), sembrano molto più accoglienti con lei.
Qui Coraline è al centro dell’attenzione –
anche di quella del misterioso Gatto (Keith David). Lei comincia
a pensare che questo Altro Mondo sia forse quello a cui appartiene
veramente. Ma quando la sua meravigliosa, fantastica visita
diventa pericolosa e l’Altra Madre fa piani per tenerla
lì, Coraline mette insieme tutto il suo ingegno, la
determinazione e il coraggio per ritornare a casa –
e salvare la sua famiglia.
|
Note
di produzione: animazione stop motion
“E’
teatro di marionette senza fili” ecco come l’animatore
di Coraline Amy Adamy descrive la tecnica dell’animazione
stop-motion.
Il capo animatore Travis Knight aggiunge: “Ogni ripresa
è un’acrobazia.”
“In stop-motion si può fare
tutto” afferma l’artista dello storyboard Ean McNamara.
“E’ come scolpire con la luce.” Il supervisore
allo storyboard Chris Butler dice: “Ti perdi nel mondo
della fantasia. Quando lavori ad un film stop-motion, lavori
su qualcosa di speciale che speri verrà visto per decenni.”
Il processo di animazione stop-motion è stato, è,
e sempre sarà caratteristico, specifico – affascinante
per il pubblico in maniera peculiare. Fotogramma per fotogramma
(e in un film ci sono 24 fotogrammi al secondo), gli animatori
manipolano attentamente e meticolosamente oggetti tangibili
(personaggi, fabbisogni scena, ambienti, ecc.) su un piano di
lavoro. Ogni inquadratura viene fotografata per la macchina
da presa. Quando le migliaia di inquadrature fotografate vengono
proiettate insieme in sequenza, i personaggi e gli ambienti
si animano in un movimento continuo e fluido. E’ la magia
del cinema creata manualmente.
I
personaggi di Coraline nascono grazie a una forma artistica
unica. Un film stop-motion può essere paragonato ad uno
live-action perché in entrambi si devono costruire e
arredare i set, gli attori devono essere pettinati, vestiti,
illuminati in maniera giusta – e diretti.
Ma il mondo intero del film nasce dalla fantasia, in particolare
dalle menti creative degli animatori, che muovono i personaggi
di pochi millimetri per ogni singola inquadratura. Ed è
proprio in questo movimento che sta la natura unica di questo
modo di fare cinema.
Henry Selick riflette: “Il miracolo dello stop-motion,
e una delle ragioni per cui per me è così magico,
è quello che vedi quando vedi nascere e vivere un personaggio;
una vera performance dell’animatore attraverso il pupazzo.
I personaggi devono muoversi, fermarsi dove è segnato
e dire le battute come farebbe ogni attore in carne e ossa.”
Il primo esempio di stop-motion al cinema è il corto
del 1898 The Humpty Dumpty Circus, in cui gli inglesi Albert
E. Smith e James Stuart Blackton hanno usato questa tecnica
pionieristica per dare vita a un circo di animali e acrobati
giocattolo.
Gli animatori europei sono stati i primi ad usare pupazzi e
altri oggetti per narrare storie, ma è stato il californiano
Willis Harold O’Brien che l’ha resa una forma d’arte
affinandola nel corso dei decenni. La carriera di O’Brien
ha compreso cortometraggi, il film del 1925 Un mondo perduto,
e (con lo scultore Marcel Delgado) il primo King Kong (1933).
Le armature metalliche create per quest’ultimo sono un
modello ancora in uso oggi. O’Brien è stato premiato
con un Oscar per il suo lavoro su Il re dell’Africa (1949).
Uno degli apprendisti di O’Brien nell’ultimo film
è stato Ray Harryhausen, che ha continuato a lavorare
usando le tecniche del suo mentore e il cui “Dynamation”
avrebbe ispirato generazioni di animatori, tra cui Selick. Harryhausen
combinava con maestria animazione live-action e stop-motion
per far interagire esseri umani e creature in film fantastici
come Il risveglio del dinosauro (1953), A 30 milioni di km dalla
terra (1957), Il settimo viaggio di Sinbad (1958), e Gli argonauti
(1963).
L’animatore ungherese George Pal (György Pál
Marczincsák) all’inizio degli anni ‘40 è
arrivato a Hollywood, dove ha prodotto una serie di cortometraggi
“Puppetoon” per la Paramount Pictures. A differenza
di O’Brien e Harryhausen, la squadra di Pal usava l’animazione
replacement, che aveva bisogno di fino a 9.000 pupazzi o parti
singolarmente scolpite a mano nel legno, ognuna leggermente
diversa dall’altra, che poi venivano filmate fotogramma
dopo fotogramma per dare l’illusione del movimento. Anche
questa è animazione stop-motion, ma da un diverso punto
di vista.
Diversi cortometraggi di Pal sono stati candidati all’Oscar
e lo stesso Pal ha ricevuto un Oscar onorario nel 1944. Il regista/produttore
ha continuato ad usare la sua animazione anche in lungometraggi
come The Great Rupert (1950), tom thumb (1958), e Avventura
nella fantasia (1962).
Milioni di adulti e bambini di due generazioni conoscono bene
il lavoro di Arthur Rankin, Jr. e di Jules Bass. Usando la tecnica
stop-motion hanno creato “Animagic”; Rankin/Bass
hanno regalato ai telespettatori classici come Rudolph the Red-Nosed
Reindeer (1964) e Santa Claus is Comin’ to Town (1970).
Bass ha diretto i film The Daydreamer (1966) e Mad Monster Party?
(1967), che utilizzavano lo stesso procedimento.
Nel 1982, l’artista concettuale della Disney Tim Burton
ha fatto il cortometraggio Vincent con l’animatore della
Disney Rick Heinrichs. Girato in un bianco e nero espressionistico
e narrato da Vincent Price, il film è stato realizzato
con la tecnica stop-motion.
Un decennio più tardi Burton ha selezionato con cura
una squadra di artisti e animatori per creare, da una sua storia
originale, l’innovativo musical stop-motion Nightmare
Before Christmas, chiamando il suo compagno del CalArts e collega
alla Disney Selick a dirigere il film. Il regista ricorda: “Era
un progetto veramente difficile, ma sapevamo che sarebbe stato
un film fantastico. Con Nightmare abbiamo portato la stop-motion
in nuovi campi in termini di movimenti di macchina, illuminazione,
atmosfere e così via.”
Un altro decennio più tardi Selick faceva la stessa cosa
con Coraline, entrando nello stesso tempo anche nello studio
di animazione con base in Oregon, LAIKA Inc, come direttore
supervisore per lo sviluppo di film.
Situato a Portland, dal 2003 LAIKA ha Philip H. Knight, co-fondatore
e CEO di Nike, Inc. come Presidente del Consiglio d’amministrazione.
Il reparto pubblicità della società si chiama
LAIKA/house.
Oggi, questa società d’animazione che conta 550
collaboratori è specializzata nella produzione di film,
pubblicità, video musicali e altri media e usa una grande
varietà di tecniche: animazione digitale oltre alla stop
motion, e 2D e 3D. Il primo progetto di Selick alla LAIKA è
stato Moongirl (2005), un corto di 8 minuti animato digitalmente,
nato da un concorso di cortometraggi indetto dalla società.
L’idea del modellatore/compositore CG Michael Berger ha
vinto, e Selick è stato scelto per la regia. Facendo
l’inverso di quello che avrebbe poi fatto con Coraline,
Selick ha adattato la storia e l’ha resa un libro per
bambini per la Candlewick Press, con illustrazioni di Peter
Chan e Courtney Booker, due degli artisti chiave che avevano
lavorato al cortometraggio.
La società aveva messo mano anche al film stop motion,
nominato agli Oscar, La sposa cadavere (2005), diretto da Mike
Johnson e Tim Burton, e fatto in Inghilterra.
Per Coraline, era stato immaginato che il processo dello stop-motion
sarebbe stato fatto come mai prima, così che la storia
“avrebbe potuto essere vista attraverso il mondo di Henry”
dice Neil Gaiman. “Quando ha chiamato ‘Azione!’
per la prima volta sono stato contentissimo e sapevo che sarebbe
stato molto divertente. Lui era l’artista che, con immaginazione
e umorismo, avrebbe fatto qualcosa di speciale – con delle
cose super.”
|
|