Cosa si
è disposti a fare per rendere il giorno più
bello della propria vita originale ed indimenticabile? E se
in gioco c’è una casa da sogno del valore di
500000 sterline e la foto del matrimonio sulla copertina di
una importante rivista?
E’ il cruccio che attanaglia tre giovani coppie scelte
dalla direzione della rivista Confetti per organizzare il
matrimonio più originale dell’anno. In gioco
Matt e Samatha, romantici in vecchio stile che scelgono di
ispirare la cerimonia ai musical hollywoodiani alla Busby
Berkley; Michael e Joanna due naturisti convinti – più
lui che lei in verità – che decidono per un matrimonio
alternativo ispirato alla loro passione; Michael e Joanna
due malati di tennis che vorrebbero sposarsi su un campo da
tennis, tra raccattapalle e giudici di linea. A coordinare
l’organizzazione del tutto due simpatici e gioiosi wedding
planner – molto di moda al cinema come recentemente
anche nella realtà – naturalmente gay.
Girato in stile documentaristico, su un canovaccio/sceneggiatura
approntato dalla regista Debbie Isitt e rielaborato dall’intero
cast che ha avuto la possibilità di evolvere ed approfondire
i personaggi loro assegnati, da un girato iniziale di oltre
150 ore si è arrivati ad un prodotto finito di circa
100 minuti.
Risultato curioso e lieve da prendere così come viene,
come una divertissment estivo, a sostituzione dei vari tronisti
di deriva televisiva, ma assai più divertenti e veri.
L’idea della pellicola è venuta alla regista
dall’imminente matrimonio della sorella: “Partendo
dallo stress accumulato da mia sorella per la preparazione
del matrimonio, sono andata su internet. Digiatando la parola
matrimoni mi si è aperto un mondo nuovo. Mi sono innamorata
di quell’industria, ho frequentato chat room con le
spose. Da qui ho ritenuto che i matrimoni e l’industria
collegata potesse essere un argomento perfetto per realizzare
qualcosa di originale… il resto come si dice è
storia.”
In definitiva un vademecum per giovani sposi affinché
il giorno più bello della propria vita non si trasformi
in un orribile incubo da trattamento post-rinoplastico. Vedere
il film per credere.
[fabio melandri]
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