Complici del silenzio
id.
Regia
Stefano Incerti
Sceneggiatura
Stefano Incerti, Rocco Oppedisano
Fotografia
Pasquale Mari
Montaggio
Cecilia Zanuso
Scenografia
Stella Maris Iglesias
Costumi
Maria Guadalupe Jimenez
Musica
Pivio, Aldo De Scalzi
Interpreti
Alessio Boni, Giuseppe Battiston, Jorge Marrale, Florencia Raggi, Víctor Hugo Carrizo
Produzione
Surf Film, Malkina, Duque Film
Anno
2009
Nazione
Italia
Genere
drammatico
Durata
100'
Distribuzione
Mediaplex
Uscita
17-04-2009
Giudizio
Media

1978, Argentina. Il giornalista sportivo Maurizio Gallo (Alessio Boni) parte come inviato per seguire i mondiali di calcio. Prima che la gara calcistica venga inaugurata, si reca assieme al collega fotografo Ugo (Giuseppe Battiston) a trascorrere qualche ora assieme ad una famiglia di parenti, emigrati anni addietro. Prima di mettersi al lavoro, però, ha un’ultima incombenza: consegnare una busta all’ex moglie di un amico. Durante l’incontro con Ana (Florencia Raggi) tra i due nasce una passione irrefrenabile, tanto da spingerli a trascorrere la notte insieme. La donna, però, si fa promettere che non ce ne saranno altre, per il bene di entrambi. Ana fa parte di una formazione guerrigliera che si oppone alla dittatura di Videla. La passione, però, spinge Maurizio a seguirla diventando senza rendersene conto complice dei guerriglieri, al punto da venire rapito assieme ad altri innocenti. I due amanti conosceranno la violenza le carceri segrete della giunta militare. Mentre i mondiali stanno per concludersi, a Maurizio viene offerta la possibilità di venire rimpatriato. Accetta ad una condizione: che Ana venga rilasciata e le si conceda l’asilo presso la Nunziata apostolica. Durante il trasferimento, mentre si svolgono i festeggiamenti per la vittoria dell’Argentina, la donna scappa tra la folla festante.
Passano alcuni anni e Maurizio riceve una lettera di Ana (diventata una delle migliaia di persone scomparse, chiamate desaparecidos), in cui lo invita a tornare in Argentina, perché c’è una sorpresa ad attenderlo…
“Mi sembrava interessante – dichiara Stefano Incerti – rilevare la contraddizione tra la cupezza di quegli eventi e l’atmosfera gioiosa e leggera che solo il calcio talvolta sa creare. Complici del silenzio piuttosto che un atto politico, vuole essere una riflessione sulla complessità dell’animo umano e sulla capacità che hanno gli uomini di essere se stessi, privi di maschere e sovrastrutture sociali, proprio nei momenti di difficoltà e sotto pressione”.
Il regista Incerti, dopo un inizio teso e coinvolgente, dominato dalla doppia atmosfera festosa e insieme piena di suspense, lentamente si perde nell’elemento emotivo, concludendo la vicenda con un finale consolatorio a dire il vero poco necessario. Se il suo riferimento cinematografico è Francesco Rosi, c’è ancora molto da fare.
[valentina venturi]