Steven
Russell (Jim Carrey) conduce una vita ordinaria come poliziotto
in in paesino di provincia. Un rutto incidente lo motiverà
a fare outing e a darsi alla bella vita. Ma la bella vita
costa, e per mantenerla, Steven non trova di meglio che diventare
un truffatore. Arrestato, conosce in carcere Philip Morris
(Ewan McGregor) di cui si innamora. Da quel momento in poi
saranno evasioni rocambolesche e trucchi di ogni genere per
poter ricongiungersi al compagno.
Il demenziale titolo italiano – ci vanno sempre di mezzo
i film con Jim Carrey – collage di due titoli che già
appartengono ad altri film, ha il probabile scopo di voler
nascondere la storia d'amore gay presente nel film. Anche
il trailer italiano sta ben attento a farne menzione. Sarà
la probabile rovina del film al botteghino.
E questo è un peccato, perchè lontano dall'essere
il solito film a tematica gay, Colpo
di fulmine parla di una storia d'amore omosessuale
che vede protagonista un abile truffatore, per raccontare,
più in generale, della difficoltà di essere
se stessi. E ci riesce bene, almeno nella parte centrale,
dopo un inizio un po' sbrigativo, dettato purtroppo dalle
necessità ritmiche un film che aspira ad essere un
commedia mainstream, ma non sembra decidersi a diventarlo
fino in fondo.
Il film è a tratti mediocre: è tratto da un
libro-intervista e non sembra riuscire ad emanciparsene. La
conseguenza è un insieme eterogeneo di situazioni aneddotiche
piuttosto che una trama compatta, specie nella prima parte.
Dalla carcerazione in poi il film si riscopre omogeneo e viaggia
verso il finale con metodo, anche troppo.
[davide luppi]