Le fissazioni
e i vizi di una famiglia, come la dipendenza dalla rete e
al cibo, l’attrazione fisica incontrollabile, le sigarette,
la lussuria e la brama di successo, in cambio dei sentimenti
semplici come l’amore, il rispetto e la lealtà
nei confronti dei figli, del coniuge e del genitore.
In A City Island le debolezze
incontrano i buoni sentimenti all’interno della famiglia
Rizzo ed inizialmente lo scontro sarà duro e le bugie
funzioneranno da timone nell’alto mare della competizione
familiare in una nave che imbarca ansia da prestazione l’uno
nei confronti dell’altro. Poi la menzogna degenererà
in sospetti e spiate in una sorta di individualismo comune
che in realtà servirà solo ad oscurare le grandi
paure.
Ma si sa che le bugie hanno le gambe corte ed improvvisamente
il pannello scenografico crollerà mostrando dietro
le quinte una famiglia in preda al panico.
Un padre di famiglia, il cubano Andy Garcia, secondino e aspirante
attore il quale, timoroso di un fallimento, nasconde il proprio
segreto facendo credere a tutti di giocare a Poker quando
si assenta per seguire un corso di teatro. Ma la moglie, convinta
che il marito abbia tra le mani una Scala Reale in carne ed
ossa e nell’intento di scoprire l’identità
della presunta amante, si gioca la sua High Card abbordando
l’affascinante giovane galeotto, stile spot della Diet
Coke, che da poco si è trasferito in casa loro per
lavori di manovalanza in cambio della libertà. Ma il
giovane galeotto, attratto a sua volta dalla seppur matura
ma ancora affascinante donna, ha il dovere di non tradire
la fiducia del secondino accorsogli in aiuto per un motivo
che solo egli conosce e questa sarà proprio la balla
campione di tutte le balle della famiglia Rizzo e che il regista
ci svelerà dall’inizio. Noi saremmo infatti degli
spettatori onniscienti e conosceremo i segreti di ognuno sin
da subito per divertirci, partecipando con i personaggi agli
intrecci e agli imbrogli che ci faranno ridere piacevolmente
grazie anche alla brillante interpretazione del figlio più
piccolo affetto da una irrefrenabile passione per le donne
obese, mentre sua sorella, dopo l’insuccesso universitario,
ed ovviamente tenuto segreto, fa la spogliarellista per pagarsi
gli studi. Ma alla fine quando le carte saranno finalmente
scoperte, quelle verità tanto temute funzioneranno
da collante per riunire in una ritrovata armonia di affetti,
l’intera famiglia. E il galeotto? [silvia
langiano]