Il
mitico mantello nero del pirata spaziale che più di tutti
ha affascinato le generazioni degli Anni Ottanta torna a sventolare
nello spazio intergalattico a difesa dell’umanità.
Ideato nel 1976 dal leggendario
autore di manga e anime Matsumoto, diventato poi una serie
animata di 42 episodi negli anni successivi ed arrivato quindi
in Italia nel 1979, Capitan
Harlock è ora un film di animazione
in computer grafica e 3D, rivisitato da Shinji Aramaki, che,
senza tradire l’originale, arricchisce di fascino e
mistero il personaggio e la storia a tutti noti.
E’ l’anno
2977 e 500 miliardi di esseri umani vagano nell’universo
aspettando il giorno in cui finalmente potranno tornare sulla
Terra. La coalizione Gaia ha ormai trasformato il pianeta
in una sorta di santuario, a cui è impossibile accedere
e Capitan Harlock è l’unico uomo rimasto, che,
insieme alla sua ciurma a bordo della leggendaria Arcadia,
continua a combattere, da oltre cento anni, la corruzione
delle forze governative della Coalizione. Il suo obiettivo
è distruggere i nodi temporali per tornare indietro
nel tempo, nell’epoca in cui gli uomini abitavano ancora
sulla Terra. Sull’Arcadia
però viene arruolato un nuovo componente, Logan, infiltrato
della Coalizione con il compito di uccidere il temuto pirata,
e che, in questo film, diventa il vero protagonista della
storia narrata. Logan è da immaginarsi come l’ater
ego di Harlock: giovane combattente della libertà che
si trova a fronteggiare tra la verità a lui sempre
raccontata e la scoperta della realtà, nella tumultuosa
difficoltà di capire cosa sia giusto o sbagliato, arrivando
alla conclusione che una leggenda diventa tale per un valido
motivo.
Il film presentato appunto
come una rivisitazione non perde mai di vista l’originale.
Gli attribuisce delle ambientazioni più cupe e dark,
regalandoci anche momenti spettacolari di alta tecnologia
in perfetto stile hollywoodiano. Per la prima volta con questo
film viene infatti utilizzata in Giappone la tecnica del Faceware,
tecnica che cattura in tempo reale le espressioni degli attori.
Il personaggio di
Harlock anche se rimane più in disparte, deludendo
per questo forse le aspettative di molti, conferma l’icona
leggendaria da sempre a lui attribuita, trasformandolo in
un personaggio ancora più inafferrabile e misterioso
a cui è impossibile resistere.
[maria mineo]