The TWILIGHT saga: BREAKING DAWN parte 1
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Anno 2011

Nazione USA

Genere Fantasy, Horror

Durata 117'

Uscita 16/11/2011

distribuzione
Eagle Pictures

Regia
Bill Condon
Sceneggiatura
Melissa Rosenberg
Fotografia
Guillermo Navarro
Montaggio
Virginia Katz
Scenografia
Richard Sherman
Costumi
Michael Wilkinson
Musica
Carter Burwell
Produzione
Summit Entertainment
Interpreti
Robert Pattinson, Kristen Stewart,
Taylor Lautner,
Nikki Reed,
Jackson Rathbone, Ashley Greene,
Kellan Lutz,
Billy Burke,
Peter Facinelli, Elisabeth Reaser

 

Siamo ormai al quarto episodio ed è giunto il momento di trasformare Bella in Vampiro. Dopo aver trascinato all’eccesso la saga con l’ultimo episodio Eclipse, siamo finalmente ad “un punto di svolta naturale” come sostiene la sceneggiatrice Melissa Rosenberg, che restituisce mistero ed azione alla storia.
Il patetico Jacob di Eclipse, perdutamente innamorato di Bella, riacquista dignità nel ruolo del fedele protettore che cercherà questa volta di salvare la natura umana della ragazza, mettendo da parte l’estrema gelosia che aveva rovinato la serie precedente. Edward, un ragazzo di 108 anni, mantiene invece il ruolo di oggetto del desiderio, sia per la bellezza che per i suoi modi gentili. Bella, di nome e di aspetto, resta l’identificazione, il motore della storia, il punto di vista.
Pur essendo un capitolo di passaggio che spiana la strada alla seconda parte, che si preannuncia ancora più ricca di avvenimenti, Bracking Dawn Parte 1 è sufficiente a far rinascere nell’accanito spettatore di Twilight una buona dose di curiosità. Una storia semplificata che funge da perno, ridotta ad un matrimonio, ad un viaggio di nozze, ad un rapporto sessuale e ad una gravidanza inaspettata, che però ritrova il giusto equilibrio tra amore ed horror (fondamenta della struttura narrativa) rinnovando nuovamente l’interesse nello spettatore, come fosse la prima volta.
Come avevano promesso in Eclipse, Bella ed Edward si sposano, un preambolo dai toni molto rosa in cui una ragazza riesce ancora ad emozionarsi prima di aprire la scatola che contiene il vestito bianco, o per il passaggio generazionale di un fermaglio d’argento. In un' ambita cornice di benessere e fisicità, i luoghi ed i personaggi sono coprotagonisti di una puntata numero x di una soap opera più o meno moderna, non fa differenza, almeno fin quando ci sarà un lungo bacio all’altare sotto un tetto di fiori bianchi ed un pubblico (in questo caso un mix di umani, vampiri e licantropi) tutti intorno a condividerlo felicemente. Il viaggio di nozze inizierà proprio alla fine della cerimonia, come una volta, e i ragazzi si sposteranno con mezzi comuni, auto e motoscafo. Un cottage in riva al mare in una intima isola del Brasile, una grande vetrata dalla quale si può ammirare il riflesso argenteo della luna sull’acqua. Labbra, guance, capelli, mani, occhi, tutti in primo piano e la mattina bella si sveglia con il letto demolito e il corpo pieno di lividi. Fin qui smaniosi sbadigli per i più cinici, improperi per gli invidiosi e sospiri per gli inguaribili romantici (sicuramente giovani). Ma con il giusto ritmo il regista Bill Condon ci tira fuori da tutto questo e ci introduce nel vivo del racconto combinando gli ingredienti con un rapido giro di cucchiaino. Il preambolo amoroso sarà turbato da una gravidanza che secondo le regole non ci sarebbe potuta essere, l’addome sempre più grande di Bella e con i segni di una evidente tumefazione, sposta l’attenzione su di se, creando un clima di tensione tipicamente horror, in più l’ incertezza della natura del nascituro apre stimolanti ipotesi di sviluppo. L’avvicinarsi di Bella alla morte ed il suo aspetto cadaverico e scheletrico fa più effetto delle trasformazioni dei vampiri a cui abbiamo assistito nei tre episodi precedenti, catapultando lo spettatore nel dramma come Twilight mai aveva fatto prima.
Ovviamente non possiamo pretendere troppo, e mentre questa volta la regia si distingue complice anche dalla fabula della Meyer (l’autrice dei romanzi), la sceneggiatura resta assai semplice, breve, e piena di frasi d’amore universali.
Twilight scandisce il box office ogni anno dal 2008 con successo crescente nonostante sia costruito su una formula lineare e scontata ma che funziona più di tante altre tanto che con Breaking Dawn di Condon, la storia sembra essere nuovamente all'inizio.
[silvia langiano]