In Italia
ci sono 4866 discariche illegali. 1200 nella sola regione
Campania. Dal 1994 la regione Campania è commissionata
per la gestione e smaltimento dei rifiuti. Il commissariamento
doveva durare 10 mesi, sono passati 14 anni.
Benvenuti a Monnezzopoli. Afragola, Acerra, Giuliano. Allevatori
che vedono morire le proprie pecore per la diossina. Un educatore
ambientale che lotta contro i crimini ambientali. Contadini
che coltivano le terre inquinate per la vicinanza di discariche.
Storie di denuncia e testimonianza del massacro di un territorio.
Sullo sfondo una camorra imprenditrice che usa camion e pale
meccaniche al posto delle pistole. Una camorra dai colletti
bianchi, imprenditoria deviata ed istituzioni colluse, raccontata
da un magistrato che svela i meccanismi di un’attività
violenta che sta provocando più morti, lente nel tempo,
di qualsiasi altro fenomeno criminale.
Il quadro dipinto nel documenatrio di Esmeralda Calabria,
Andrea D'Ambrosio, Peppe Ruggiero è agghiaciante. Spiegano
gli autori: "Ci siamo chiesti come sia possibile che
nel 2007, in Italia, si possa vivere così… Il
problema dei rifiuti investe meccanismi ampi e complessi che
riguardano la politica, l'economia, la criminalità,
la salute pubblica e che interessano non solo la Campania,
ma l'intero Paese . Noi in qualche modo abbiamo cercato di
raccontarlo, partendo da Acerra, Qualiano, Giugliano, Villaricca,
comuni a 25 km da Napoli..."
Un racconto fatto di un'economia agricola distrutta prima
dalle grandi fabbriche, ora cattedrali nel deserto, poi dalla
corruzione, dal malaffare di camorra e pezzi di amministrazioni
colpevolmente silenziose quando non fiancheggiatrici di tali
costumi.
Biutiful cautri raconta tutto ciò, portandoci in mezzo
a discariche abusive di rifuti tossici, facendoci ascoltare
intercettazioni telefoniche ed
i raconti di pastori e contadini costretti a vedersi sopprimere
animali infettati dalla diossina e coltivare pomodori, fragole
e quant'altro a poche decine di metri da fustoni arruginiti
di sostanze chimiche. Prodotti che poi finiscono sulle tavole
degli italiani, di tutti gli italiani.
Argomento ed intenzioni lodevoli che però trasposte
in materiale filmico, lasciano più di qualche dubbio.
Le fonti non sempre sono dichiarate, intercettazioni ambientali
di cui si ignorano i protagonisti, intervistati un po' troppo
personaggi e troppo poco persone.
Presentato al Torino Film Festival, Biutiful Cauntri rimane
un documento che andrebbe fatto vedere nelle scuole e nel
Parlamento della Repubblica Italiana, a memoria dei futuri
eletti e degli elettori. [fabio
melandri]