Biancaneve
Mirror, Mirror

Anno 2012

Nazione USA

Genere commedia

Durata 105'-

Uscita 04/04/2012

distribuzione
01 Distribution

Regia
Tarsem Singh
Sceneggiatura
Melissa Wallack, Jason Keller
Fotografia
Brendan Galvin
Montaggio
Nick Moore, Robert Duffy
Scenografia
Tom Foden
Costumi
Eiko Ishioka
Musica
Alan Menken
Produzione
Citizen Snow Film Productions,
Rat Entertainment, Relativity Media
Interpreti
Julia Roberts,
Lily Collins,
Armie Hammer,
Nathan Lane,
Mare Winningham

 

È la versione attualizzata della favola scritta dai fratelli Grimm. Biancaneve (carina, bella e poco altro Lily Collins) è più indipendente; i sette nani (ora ladri e con degli inspiegabili nomi nuovi scelti dagli attori per immedesimarsi meglio) la educano e forgiano ad ottenere ciò che desidera, anche combattendo; il principe (già visto in “The Social Network” Armie Hammer) è un nobile spagnolo pronto a combattere, ma mai in grado di vincere; la mela non verrà mai morsa, ma affettata… Un personaggio nuovo: il servitore Brighton (Nathan Lane) che funge da contraltare alla Regina, da spalla comica. C’è infine lei, la Regina cattiva, con le fattezze di Julia Roberts: che però tanto cattiva non è. O meglio, lo è ma in modo troppo ironico e troppo concentrata su questioni moderne: le rughe, il potere e i problemi economici del suo piccolo Stato. Proprio qui probabilmente risiede l’errore di tutto il progetto: aver scelto un taglio ironico alla “Shrek”, quando invece si ha per le mani una favola classica.

La regia di Tarsem Singh (“Immortals” e “The Cell – La cellula”) dà alla vicenda il tipico tocco onirico, soprattutto con colori e luci proprie del suo stile registico. Lo confermano la ricca gamma di colori dei costumi (di Eiko Ishioka) e lo sfarzo scenografico (Tom  Foden). “La nostra intenzione – ricorda il produttore Bernie Goldman -, era quella di fare una versione cinematografica della fiaba classica, con attori in carne e ossa, che però conservasse l’atmosfera di un film d’animazione”.

Nei titoli di coda, in perfetto stile “The Millionaire”, il ballo di Biancaneve ormai sposa del principe e la canzone pop di Nina Hart “Love”. La sensazione è che si sia cercato di inserire in un classico tutti gli ingredienti tipici dei blockbuster di successo, nella speranza di ottenere il massimo da tutti i generi selezionati. Chissà. Al botteghino l’ardua sentenza.

[valentina venturi]