Beyond
id.
Regia
Pernilla August
Sceneggiatura
Pernilla August, Lolita Ray
Fotografia
Erik Molberg Hansen DFF
Montaggio
Åsa Mossberg
Scenografia
Anna Asp
Costumi
Kicki Ilander
Musica
Magnus Jarlbro, Sebastian Öberg
Interpreti

Noomi Rapace, Ola Rapace, Outi Mäenpää, Ville Virtanen, Tehilla Blad

Produzione
Kamoli Films, Blind Spot Pictures, Nordisk Film, Nordisk Film Post Production,
Film i Skåne, SVT, Nordsvensk Filmunderhållning 7 (SE)s
Anno
2010
Nazione
Svezia
Genere
drammatico
Durata

95'

Distribuzione
Sacher Distribuzione
Uscita
16-03-2011
Giudizio
Media

Pernilla August l'indimenticabile governante di Fanny e Alexander di Ingmar Bergman debutta alla regia cinematografica con un intenso dramma che racconta il tema del crescere all'interno di una famiglia violenta, del dover continuamente mentire a se stessi ed alle persone che ci circondano, sul dover, prima o poi, fare i conti con un passato che nonostante i diversi tentativi è impossibile dimenticare.
Una mattina Lena riceve una telefonata dall’ospedale della sua città natale: la madre che non vede da anni è in fin di vita. Questa notizia la porta ad un confronto forzato con la donna.
Lena ha lottato tutta la vita per occultare e dimenticare il dolore di un’infanzia difficile: adesso e’ costretta ad affrontare il proprio passato per essere in grado di superarlo.
Costruito attraverso l'incursione di continui flashback sul presente quotidiano, Beyond è costruito lungo due piani narrativi e temporali diversi che si alternano senza soluzione di continuità, alimentandosi vicendevolmente attraverso informazioni e cariche emotive che continuamente si riversano dall'uno all'altro piano.
Nonostante una messa in scena fortemente immedesimante, grazie all'uso costante della macchina a mano così frequente nel cinema scandinavo, il melodramma viene evitato con grande attenzione, solo in alcuni passaggi rischiato, il più delle volte depotenziato grazie ad interpretazioni fisiche e trattenute, in cui i gesti ed i silenzi valgono quanto se non più delle parole.
Certo l'originalità non è di queste parti, la messa in scena non brilla per acume, ma nonostamte questo lo spettatore è circondato e catturata da una maglia emotiva opaca ma stringente che tiene alta l'attenzione e l'interesse, come dimostra il Premio del Pubblico assegnato al film durante la 57esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. [fabio melandri]