Se vi
è piaciuto Titanic e non
disdegnate un po' di fantascienza, non perdetevi Avatar,
l'ultima e faticosa creatura di James Cameron. Il progetto
nato nel 1995, e alla cui realizzazione Cameron ha dedicato
gli ultimi tre anni, rappresenta il punto di svolta della
tecnologia 3D. Nelle prime due settimane di programmazione
nelle sale cinematografiche di tutto il mondo ha già
raggiunto l'incasso record di oltre un miliardo di dollari.
Con queste credenziali arriva nelle sale italiane un film
in cui fantascienza, eroismo, ambientalismo e, soprattutto,
amore si mischiano, producendo un risultato più che
godibile per le oltre due ore e mezza di pellicola.
Il film è ambientato nel 2154, su una luna chiamata
Pandora, che orbita intorno ad un pianeta gassoso gigante
chiamato Polyphemus, nel sistema stellare Alpha-Centauri-A,
distante 4,4 anni luce dalla Terra, le cui ricchezze minerarie,
soprattutto un particolare minerale chiamato Unobtainium,
fondamentale per risolvere la crisi energetica che ha colpito
il nostro pianeta, destano da anni l'interesse dei terrestri.
Pandora, la cui atmosfera è mortale per gli umani,
è un pianeta “verde” ricoperto da foreste
e abitato da creature di tutti i tipi, molte delle quali aggressive
e pericolose. Tra queste i Na'vi, umanoidi alti tre metri,
con la pelle blu e la coda, molto forti e resistenti, e con
una innata capacità di comunicare con l'ambiente che
li circonda. Proprio la particolare condizione atmosferica
del pianeta porta la RDA, la compagnia terrestre che si occupa
dell'estrazione dell'Unobtainium, a finanziare un progetto
scientifico denominato “Avatar”. Gli avatar sono
dei “gusci” costruiti in laboratorio incrociando
DNA Na'vi con DNA umano. Il risultato è un ibrido molto
simile ai Na'vi privo di coscienza, cui un essere umano può
collegarsi e controllare attraverso un interfaccia neurale.
Compito degli avatar è quello di entrare in contatto
con gli indigeni locali ed indurli poi a collaborare all'estrazione
dell'Unobtainium. Protagonista è Jake Sully (Sam Worthington),
un ex Marine costretto su una sedia a rotelle, ingaggiato
quasi per caso per “guidare” un avatar. Jake incontrerà
da subito Neytiri, cacciatrice Na'vi e figlia del capo di
uno dei clan di Pandora, quello degli Omaticaya. Questo incontro
produrrà effetti imprevisti in Jake ed in tutta la
storia, avvicinando il protagonista ai Na'vi e all'anima di
Pandora stessa. Fino al punto che Jake dovrà scegliere
da che parte stare: gli umani invasori o gli indigeni che
l'hanno accolto. Centrale è quindi la storia tra Jake
e Neytiri, partita con una iniziale diffidenza reciproca e
che gradualmente si evolverà in storia d'amore in piena
regola.
Avatar è un film senza dubbio ben fatto, in cui si
vede netta la mano di un regista capace ed esperto come Cameron,
che spesso però dà l'impressione di voler troppo
assecondare i gusti del pubblico. La trama risulta a larghi
tratti prevedibile e priva di colpi di scena. La stessa psicologia
dei personaggi risulta troppo netta, i buoni sono “buoni”
ed i cattivi... “cattivi”. In particolare il Colonnello
Miles Quaritch (Stephen Lang), dapprima alleato e poi nemico
di Jake Sully, sembra voler distruggere Pandora più
per ragioni personali che oggettive o di necessità,
come invece viene raccontato nel film. In più di una
scena viene spontaneo chiedersi il perché di tanto
accanimento verso i Na'vi e verso Jake. Restano i buoni sentimenti
che, come spesso accade nei colossal d'oltre-oceano, la fanno
da padroni.
Impeccabile la prova di Sigourney Weaver (già con Cameron
in Aliens – Scontro Finale)
e di tutto il cast. Anche se non è dato sapere quanto
vi sia di “umano” nelle interpretazioni dei personaggi.
Il vero protagonista del film è senza dubbio la WETA
Digital, che si è ripetuta dopo le brillanti prove
della trilogia de “Il Signore degli anelli” e
di “King Kong”. Il mondo intero di Pandora, le
sue creature ed i Na'vi sono infatti creature della WETA e
dei suoi programmatori. L'esperienza 3D è coinvolgente,
avvolgente. Dopo pochi minuti si perde la “percezione
dell'effetto speciale” e ci si trova letteralmente su
Pandora. Ogni creatura, ogni Na'vi, diventa improvvisamente
reale. Ed in questo Avatar rappresenta assolutamente un punto
di svolta.
Il risultato è un misto di emozioni, condite da impeccabili
scene d'azione, da voli su strane creature, combattimenti
e paesaggi mozzafiato. Un film d'amore incorniciato da un'epopea
fantascientifica di tutto rispetto, arricchito da effetti
speciali incredibili che rendono l'esperienza unica. Se questo
vi basta, questo è Avatar.
[andrea de angelis]