Apnea
id.
Regia
Roberto Dordit
Sceneggiatura
Roberto Dordit,
Serena Brugnolo
Fotografia
Tommaso Borgstrom
Montaggio
Luciana Pandolfelli
Scenografia
Beatrice Scarpato
Costumi
Maria De Fornasari
Musica
Paolo Buonvino, Pasquale Laino
Produzione
Indigo Film, Rai Cinema
Interpreti

Claudio Santamaria, Fabrizia Sacchi, Michela Noonan, Diego Ribon,
Giuseppe Battiston, Elio De Capitani, Daniele Mauro, Emilio De Marchi

Anno
2005
Genere
drammatico
Nazione
Italia
Durata
90'
Distribuzione
Istituto Luce
Uscita
16-02-07

Paolo, dopo un brillante passato di schermidore, lavora come giornalista sportivo in un piccolo giornale. Un suo amico, Franz, muore d'infarto. Era un ex campione di scherma, come lui, ed era diventato imprenditore, come tanti in quella ricca provincia del nord.
Un po' per caso, Paolo si accorge che la vita dell'amico scomparso non era così limpida come credeva. Anche la sua morte sembra nascondere un segreto. La ricerca della verità diventa per Paolo un'intrusione in un mondo a lui lontano, quello dei ricchi industriali della concia. E' un ambiente sporco ma anche affascinante, un'occasione di incontri inconsueti, come quello con i figli del ricco Giordano. Chiara, giovane scapestrata, il piccolo Leo affetto da autismo. Sarà lui ad aiutare Paolo a fare luce sulla morte dell'amico Franz.
Arriva nelle sale con due anni di ritardo, Apnea indaga attraverso la forma del giallo il mondo del lavoro nero, nella ricca industria della concia nel nord-est. Il film, narrato in prima perosna da un defunto, come in Viale del tramonto, svelando sin dall'inizio la sua conclusione, è venato di un certo decadentismo estetico ed aleggia su personaggi ed eventi una robusta dose di fatalismo finalizzato alla rappresentazione di un modo di fare impresa, la parte per il tutto, abbastanza diffuso nel nostro paese, lungo quella linea invisibile che separa la legalità dall'illegalità, i giusti dai furbetti del quartierino.
Il risultato è altalenante. Tra i punti di forza un cast coinvolto e convinto dal progetto, con un meraviglioso Elio De Capitani che oscura la stella Santamaria. [fabio melandri]