“Io
sono grande e tu sei piccolo…” chissà quante
volte ce lo siamo sentiti dire questa frase dal prepotente
di turno, o per i più fortunati (leggi di costituzione
robusta) hanno avuto modo di farla propria! Sì, perché
le dimensioni, contano!
Annibale, Gengis Khan, Adolf Hitler sono stati anche loro
dei bambini. Lucas Nickel ha 10 anni ed una carriera ben avviata
da “distruttore”. Peccato che i suoi nemici siano…
formiche, una colonia di formiche! Che però non hanno
nessuna intenzione di estinguersi a causa di un moccioso complessato
e frustrato come il nostro Lucas.
L’ideona è fare prigioniero il bambino, costringerlo
a vivere insieme a loro fino a quando non imparerà
a pensare come una formica, a vivere come una formica imparando
valori come la cooperazione, il lavoro di squadra, l’amicizia,
il coraggio ed il valore della vita comune. Facile a dirsi,
meno a farsi soprattutto se lo stregone della colonia è
un tale Zoc, mago pasticcione tanto quanto Topolino in Fantasia,
ricordate?
Una dose di Tesoro, mi si sono ristretti
i ragazzi, un pizzico di Z la
Formica, un goccio di Bug’s
Life ed il mix è pronto.
Tratto dall’omonimo libro di John Nickel, adattato per
lo schermo - allargando la portata delle avventure di Lucas
ed includendo nuovi personaggi, relazioni, ostacoli e motivazioni
- da John A. Davis (Jimmy Neutron)
grazie all’interessamento di Tom Hanks, qui in veste
di produttore, Ant Bully – Una
vita da formica è un cartone animato per bambini
che non annoia gli adulti.
L’individualismo degli umani confrontato al collettivismo
della vita delle formiche segna un punto a favore di queste
ultime, costringendoci ad un bagno di umiltà rigenerante.
La confezione è accattivante grazie ad una animazione
in 3D attenta a dettagli e particolari nella resa antropomorfica
degli insetti protagonisti, illuminata dalle musiche etniche
di John Debney a sottolineare un mondo selvaggio e sconosciuto
in cui viene trasformato il giardino di casa della famiglia
Nickel. Un peccato perdere le voci delle star americane della
versione originale, da Julia Roberts a Nicolas Cage, da Meryl
Streep a Paul Giamatti. [fabio melandri]