Anplagghed al cinema
id.
Regia
Rinaldo Gaspari
Regia teatrale
Arturo Brachetti
Testi
Aldo, Giovanni, Giacomo, Valerio Bariletti, Arturo Brachetti,
Cesare Alberto Gallarini, Gialappa's Band
Disegni
Rinaldo Rinaldi
Produttore
Paolo Guerra
Musica
Gino Marcelli
Produzione
Agidi srl, Medusa Film
Interpreti
Aldo, Giovanni, Giacomo, Silvana Fallisi
Anno
2006
Genere
commedia
Nazione
Italia
Durata
100'
Distribuzione
Medusa Film
Uscita
24-11-06

Il titolo. “Volevamo scimmiottare i musicisti che quando abbandonano le grandi platee si rifugiano in performance prettamente acustiche, unplugged appunto. Allo stesso modo – ricorda Giacomo – sentivamo l’esigenza di tornare ad avere un contatto più diretto con il pubblico, in assoluta povertà anche se poi la macchina scenica risulta invece imponente.” Il testo. In principio c’era un laboratorio teatrale, a cui segue uno spettacolo che fa registrare il tutto esaurito per oltre dieci mesi di turnè. Infine c’erano i risultati non eccelsi della loro ultima creatura cinematografica Tu la conosci Claudia? (2004). Ora Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti tornano sullo schermo con la registrazione con telecamere ad alta definizione e con il suono Dolby Surround del loro ultimo successo teatrale a sette anni da Tel chi el telùn. La struttura dello spettacolo è sempre lo stesso dai tempi de I corti. Cinque sketch rappresentativi di un viaggio all’interno di una varietà umana fatta da teppistelli imbranati, spacciatori improbabili, vicini di casa litigiosi, personaggi strampalati pronti per un posto nell’aggiornata galleria di “nuovi mostri”. Il tutto incorniciato da un prologo alla Star Trek in cui tre Astronauti pasticcioni accompagnati da un robottino tutto fare, atterrano con la loro astronave Enterprise su un pianeta sconosciuto abitato da alieni dalla limitata capacità intellettiva: gli spettatori. Il risultato è una via di mezzo tra teatro e televisione, in cui il cinema si trasforma registratore di un meccanismo scenico perfetto e maestoso ideato e diretto dal poliedrico regista-attore-trasformista Arturo Brachetti.
Un ibrido che rispetto alla versione teatrale acquista di ritmo attraverso il taglio dei tempi morti, ma dall’altro perde la spontaneità e l’immediatezza della rappresentazione dal vivo. [fabio melandri]