Il mondo e la natura stanno lentamente sparendo, devastati da una catastrofe ecologica dietro l’altra. Gli unici ad accorgersene sono gli animali, che in un modo o nell’altro cercano riparo. A fuggire dalle Galapagos, per esempio, devastate dal petrolio, c’è una coppia di tartarughe giganti centenarie Winston e Winfred; dalla cottura assicurata Charles, un gallo francese; da un incendio devastante scoppiato nell’entroterra australiano fuggono il canguro Toby e un essere strano e peloso, il Diablo della Tasmania, appassionati bevitori di acqua in lattina; dallo scioglimento dei ghiacciai dell’Artico viene trasportata via l’orso polare Sushi. Mentre la squadra di animali si mette in cerca di un Eden perduto, nel delta dell’Okavango, nel deserto del Kalahari, la mangusta Billy è alla disperata ricerca di acqua per la sua famiglia.
Ecco che l’allegra combriccola si ritrova inaspettatamente assieme, in compagnia anche del leone Socrate, l’elefante Angie e della giraffa Gisella: tutti gli animali dei cinque continenti si uniscono per avere di nuovo l’acqua e la vita. Per riuscirci dovranno distruggere una diga creata dall’uomo. Lo sbarramento all’acqua, infatti, è stato creato espressamente per rendere l’Hotel Eden Paradise, edificio che sta ospitando i capi di stato e i leader economici di tutto il mondo per la 168esima conferenza mondiale sul clima, più accogliente e vendibile che mai. L’uomo quindi ignora a che punto sta distruggendo il pianeta. Sarà compito degli animali provarlo.
La pellicola di animazione è liberamente tratta dal libro “La conferenza degli animali” di Erich Kästner: Reinhard Klooss ha motivato così la scelta di trasformare il testo per bambini in pellicola. “Ci sembrava molto affascinante cercare di catturare l’essenza di questa favola classica attraverso una reinterpretazione completamente nuova e libera. La base del nostro film è la minaccia ecologica dei nostri tempi”. [valentina venturi]