Animal Kingdom
id.
Regia
David Michod
Sceneggiatura
David Michod
Fotografia
Adam Arkapaw
Montaggio
Luke Doolan
Scenografia
Jo Ford
Costumi
Cappi Ireland
Musica
Antony Partos
Interpreti
James Frecheville, Ben Mendelsohn, Joel Edgerton,
Guy Pearce, Luke Ford, Jacki Weaver, Sullivan Stapleton
Produzione
Porchlight Films
Anno
2010
Nazione
Australia
Genere
thriller
Durata
113'
Distribuzione
Mikado
Uscita
30-10-2010
Giudizio
Media

Joshua Cody per tutti “J”, è seduto con la madre sul divano davanti alla tv guardando un programma a premi, lei è morta per una overdose e lui, accanto, sembra un automa incantato a guardare gli entusiasti e rumorosi concorrenti della trasmissione.
Cambia la scena e il ragazzone smarrito di soli 17 anni, che chi sa di quale padre è figlio, cercherà nella nonna un sostegno plausibile. Ma Janine non è assolutamente la nonna che qualcuno si aspetterebbe di trovare. Janine è un animale che guarda con occhio vigile il suo regno nel quale ad agio si muovono i suoi quattro figli, gli zii di J, che con la sregolatezza del crimine armato si guadagnano da vivere. All’interno del loro regno sono al sicuro ma quello è anche il posto più pericoloso dove qualcuno possa finire, dove, a sopravvivere, saranno solo i forti e dove tutto ha a che fare con tutti. In questa incertezza e nella controversia del suo fisico, rispetto alla giovane età, J si troverà a fare i conti con se stesso prima ancora che con gli zii, intenti ad avviarlo sulla strada dei Cody.

Smarrito davanti agli impegni ai quali sarà sottoposto, J l’attore, saprà interpretare la parte della vittima e quella del carnefice con stupefacente freddezza. Darren lo zio più piccolo è in un conflitto di coscienza, mentre Pope il più grande è anche il più spietato. La nonna tira i fili. Toccherà a J interpretare il pericolo e l’amore, la sicurezza e la vulnerabilità di quella inconsueta famiglia e sbrogliando quei fili confusi tra le mani della sociopatica nonna, dovrà decidere da solo quale sarà il suo posto all’interno del regno. Il climax salirà poco alla volta, infondo tutto il film non ha scene particolari di azione o di violenza. Il pericolo è un gioco psicologico che grava sul giovane ragazzo e su chi orbita intorno a lui. Girato di giorno, le luci fredde e i toni azzurrini creano una figurazione di una Melbourne angustiante e l’oppressione oltre che alla fotografia viene commissionata ad un bella sceneggiatura, essenziale, diretta e sofferta.

Miglior Film straniero al Sundance Festival 2010, il primo lungometraggio del regista David Michod, fa si che l’ Australia prosegua la sua marcia nell’avventura cinematografica fuori dal solito contesto hollywodiano manifestando la delicatezza di uno stile che pur rinunciando alle sparatorie, agli inseguimenti e al sangue convince sempre di più critica e pubblico. “All Out Of Love” cover del gruppo australiano Air Suppli in voga negli anni 80 e dei quali già venne sfruttato il brano I Can Wait Forever per il film Ghostbusters, accompagna egregiamente l’espressione di ogni volto. [silvia langiano]