An Education
id.
Regia
Lone Scherfig
Sceneggiatura
Nick Hornby
Fotografia
John De Borman
Montaggio

Barney Pilling

Scenografia
Andrew McAlpine
Costumi
Odile Dicks-Mireaux
Musica
Paul Englishby
Interpreti
Peter Sarsgaard, Carey Mulligan, Alfred Molina, Dominc Cooper, Rosamund Pike, Olivia Williams, Emma Thompson, Cara Seymour, Matthew Beard, Sally Hawkins
Produzione
BBC Films, Wildgaze Films, Endgame Entertainment, Finola Dwyer Productions
Anno
2009
Nazione
UK
Genere
drammatico
Durata
100'
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Uscita
05-02-2010
Giudizio
Media

E' il 1961 e la sedicenne Jenny (Carey Mulligan) è una bella e diligente studentessa che in bilico, tra le sue insicurezze, chiusa nella sua cameretta di Twickenham ad intonare le canzoni di Juliette Greco, sogna una vita eccitante. Soffocata dalla noia della sua esistenza da adolescente, Jenny è impaziente di crescere, di conoscere il mondo, di allontanarsi da una famiglia che le chiede solo impegno e dedizione, da una società che non riesce ad offrire una prospettiva ad una giovane donna. Jenny ha come unico obiettivo quello di andare all'università di Oxford, prendere una laurea in lettere, e costruirsi un futuro stabile. La sua (e quella della sua famiglia, in particolare del padre) è una dedizione totale.
Finché in un giorno di pioggia, la sua vita tranquilla è sconvolta dall'arrivo di un insolito corteggiatore, il trentenne David (Peter Sarsgaard). Socievole e divertente, David riesce a conquistare Jenny, distogliendola persino dalle attenzioni del suo compagno di scuola, il giovane e timido Graham (Matthew Beard). Oltre ad aver conquistato Jenny, David riesce a farsi ben volere anche dai genitori di lei, i conservatori Jack (Alfred Molina) and Marjorie (Cara Seymour). In breve tempo David introduce Jenny alla bella vita, tra concerti di musica classica e serate mondane, in compagnia del suo attraente amico e socio in affari Danny (Dominic Cooper) e della sua compagna Helen (Rosamund Pike), donna bellissima ma essenzialmente vuota. In questo modo David stravolge l'esistenza di Jenny, abituata ad un'educazione piuttosto tradizionale, distogliendola dalla sua vita fatta di studio per condurla ad aste d'arte e in locali alla moda.
Proprio quando per i suoi genitori sembra realizzarsi il sogno di una vita, cioè di vedere la propria brillante figlia raggiungere Oxford, Jenny è tentata di lasciar perdere tutto per dedicarsi ad un nuovo stile di vita. Ma l'amicizia di David per Jenny sarà un bene o un male?
Diretto dalla regista danese Lone Scherfig (Wilbur Wants to Kill Himself, Italiano per principianti), sceneggiato dallo scrittore Nick Hornby (Alta Fedeltà, Febbre a 90, About a Boy – Un ragazzo) An Education è basato sulle memorie autobiografiche della giornalista Lynn Barber, inizialmente apparse sulla prestigiosa rivista letteraria Granta. Nel film, che ha vinto il premio del pubblico e il Cinematography Award al Sundance Film Festival, c’è tutta la maestria di Nick Hornby, capace ancora una volta di raccontare storie semplici senza mai annoiare. L’intima ricerca della libertà, quella più personale e non politica o civile, ma dei sentimenti e dei sogni, è tratteggiata con estrema delicatezza dall’autore inglese, che per una volta parte proprio dall’idea del film e non da un proprio libro (che Hornby ha poi scritto comunque, ma solo dopo la sceneggiatura del film).
An Education
racconta la perdita dell’innocenza di una giovane donna, in una società in vertiginosa crescita i cui frutti sarebbero stati evidenti pochi anni dopo con la rivoluzione culturale della fine degli anni 60. Attraverso gli occhi della protagonista possiamo scorgere l’Inghilterra del dopo-guerra con tutte le sue frustrazioni e tutta la voglia di emergere di una generazione figlia della Seconda Guerra Mondiale. La regia è ben curata, e gli attori si muovono con disinvoltura su un ottimo copione. Da segnalare la prova di Carey Mulligan, assolutamente credibile nell’evoluzione del personaggio che interpreta. E dei due uomini del film, Alfred Molina e Peter Sarsgaard. Un film drammatico raccontato con il linguaggio della commedia, 100 minuti che appassionano e che lasciano però il tempo di riflettere su ciò che si sta guardando. Un film da vedere
. [andrea de angelis]