L'amore in gioco
The Perfect Catch - Fever Pitch
Regia
Peter Farrelly & Bobby Farrelly
Sceneggiatura
Lowell Ganz,
Babaloo Mandel
Fotografia
Matthew F. Leonetti
Montaggio
Alan Baumgarten
Musica
Craig Armstrong
Interpreti
Drew Barrymore, Jimmy Fallon, Jason Spevack, Jack Kehler, Scott H. Severance, Maureen Keiller, Lenny Clarke
Anno
2005
Durata
98'
Nazione
USA
Genere
commedia
Distribuzione
20th Century Fox
Lui, lei e l’altro o meglio... gli altri, 26 uomini dal fisico atletico e possente componenti della squadra di baseball dei Red Sox.
Lui, maestro liceale di matematica, veste male con abiti consulti e vive in un appartamento che sembra un negozio di souvenir dei Red Sox, la sua unica, grande, incommensurabile passione che rasenta la follia.
Lei, manager di una multinazionale, ambiziosa, concentrata sul lavoro a discapito di famiglia, fidanzati insomma di una propria vita privata.
Loro la squadra dei Red Sox di Boston, protagonisti nel 2004, anno in cui è ambientata la storia, di una delle rimonte più sensazionali della storia del baseball, capace di vincere dopo ben 86 anni la World Series e mettere fine ad una sfila di leggende metropolitane tra le quali la “maledizione del Bambino”, giocatore Babe Ruth ceduto nel 1918 agli odiati Yankees, anno in cui iniziò uno dei periodi di sfortuna più lunghi che mente umana ricordi.
Ispirato al romanzo di Nick Hornby, qui produttore associato, Febbre a 90 con il calcio sostituito dal baseball, l’Arsenal dai Red Sox, Highbury dal Fenway Park, L’amore in gioco è una commedia sulla passione sportiva, sulla follia che rapisce uomini di ogni razza, latitudine, ceto sociale trasformandoli in una specie a se, in una grande famiglia con riti, leggende, tradizioni e relazioni nate, cresciute, tramandate sugli spalti di uno stadio. Diretto dai fratelli Farrelly (Tutti pazzi per Mary, Io, me & Irene, Amore a prima svista, Fratelli per la pelle), è una storia d’amore vecchio stile, senza grosse gag né umorismo esagerato a cui i due fratelli terribili ci aveva abituato. Una commedia incentrata su personaggi definiti con umorismo e quello stesso tocco lieve tipico della scrittura di Hornby.
Diviso per capitoli dai titoli esemplificativi, è interpretato da Drew Barrymore, anche produttrice, che dimostra di sentirsi a proprio agio nei toni romantici della commedia sentimentale e da Jimmy Fallon, uscito dal vivaio del Saturday Night Live, poco conosciuto in Italia fatta eccezione per il televisivo Band of Brothers e per la commedia d’azione Taxi con Queen Latifah.
Probabilmente per il pubblico italiano il baseball non è uno sport così trascinante e coinvolgente come il calcio, quindi il rischio di non appassionarsi troppo alla vicenda è concreto e reale, senza considerare che Jimmy Fallon risulta un modesto interprete, poco espressivo e credibile. Personalmente non avevo apprezzato troppo neanche il film Febbre a 90 rispetto all’ottima fattura del romanzo di Hornby, ma L’amore in gioco finisce per rivalutarlo oltre i suoi meriti. Rimane comunque interessante l’elogio del perdente che viene rappresentato e nel quale ogni tifoso che non parteggi per Juventus o Milan può facilmente riconoscersi. Sic transit gloria mundi!
[fabio melandri]