Amici Miei - come tutto ebbe inizio
id.
Regia
Neri Parenti
Sceneggiatura
Piero De Bernardi, Neri Parenti,
Fausto Brizzi, Marco Martani
Fotografia
Luciano Tovoli
Montaggio
Luca Montanari
Scenografia
Francesco Frigeri
Costumi
Alfonsina Lettieri
Musica
Andrea Guerra
Interpreti

Michele Placido, Giorgio Panariello, Barbara Enrichi, Paolo Hendel,
Massimo Ghini, Pamela Villoresi, Alessandra Acciai, Christian De Sica,
Massimo Ceccherini, Chiara Francini, Alessandro Benvenuti, Eros Pagni

Produzione
Filmauro
Anno
2011
Nazione
Italia
Genere
comico
Durata

108'

Distribuzione
Filmauro
Uscita
16-03-2011
Giudizio
Media

Continua la saga di “Amici Miei”, ma le avventure della compagnia di “toscanacci” si spostano questa volta nella Firenze di fine ’400, alla corte di Lorenzo De’ Medici.
Duccio (MICHELE PLACIDO), Cecco (GIORGIO PANARIELLO), Jacopo (PAOLO HENDEL), Manfredo (MASSIMO GHINI) e Filippo (CHRISTIAN DE SICA) sono protagonisti di scherzi e vicende vissute nell’intento di prolungare lo stato felice della giovinezza e fuggire dalle responsabilità della vita adulta.
Neanche la peste li fa desistere dalle loro “zingarate”. Anzi quella drammatica situazione pare la più fertile per agire liberi ed indisturbati e dare seguito ai loro scherzi. Una città rinchiusa e spaventata è infatti l’ideale per far cadere dei malcapitati nelle beffe ordite dai cinque amici per esorcizzare la paura della morte. E quando, dopo l’ultima beffa ai danni del legnaiolo ed eroe del calcio in costume Alderighi (Massimo Ceccherini), sembrano scarseggiare le vittime, perché non prendere di mira a sua insaputa proprio uno di loro? E’ così che Cecco diventa oggetto di una memorabile bravata dei goliardici amici. Bravata in cui giocherà la sua parte anche Lorenzo il Magnifico in persona (ALESSANDRO BENVENUTI).

NOTE DI REGIA: Neri Parenti
Una delle domande più frequenti che si fa ad un regista è: “Ma lei ce l'ha un sogno nel cassetto?”. Io ce l’avevo e anche molto grosso: da fiorentino quale sono, da tante generazioni, volevo riportare a distanza di anni sullo schermo la caustica e cinica goliardia degli “Amici miei”, forse il mio film preferito nella cinematografia italiana.

Certo un po' mi tremavano le gambe per un confronto con cotanti mostri di registi e attori. Ho cominciato a prendere le mie precauzioni, stessi autori e soggettisti intanto: Leo Benvenuti, Piero De Bernardi e Tullio Pinelli. Attori tutti nuovi presi, come ai tempi del predecessore, da ogni campo artistico. Portare lo svolgimento del film nel passato, nel 1487, periodo in cui le beffe erano all'ordine del giorno.

Poi ci voleva qualcuno che credesse in questo costoso progetto, tanto lontano nei toni dalle mie consuete fatiche. Questa persona l’ho trovata in casa. Aurelio che scommette con me ma forse anche qualcosa di più. E adesso ci siamo, si parte! Il sogno è uscito dal cassetto.