In
uno dei quartieri più malfamati di Palermo dominato dalla mafia,
dall'ignoranza e dall'ignavia dei cittadini, torna don Pugliesi (Luca
Zingaretti), che con l'ausilio di tre suore e un vice parroco tenta
di sottrarre la gioventù del capoluogo siculo alla strada.
Dopo un iniziale sconforto, con il supporto di alcuni studenti a cui
insegna religione, don Pino, sembra riuscire ad attirare l'attenzione
su di se sia da parte dei ragazzi sia da parte delle autorità.
Proprio nel periodo delle stragi di Falcone e Borsellino, si consuma
il tragico epilogo.
Un film vero come le cose di cui parla(eccetto l'omicidio del buon
prete, che nella realtà è stato ucciso di notte mentre
nel film muore in pieno giorno), forte e commovente, un film contro
la mafia e contro chi, nel modo più pusillanime possibile,
preferisce chiudersi dietro a finestre d'indifferenza che unirsi alla
spasimata lotta del "parrino".
Inoltre il film lascia Zingaretti libero dai vincoli stereotipati
che lo vedevano unico interprete televisivo; il bravo
interprete di Perlasca e del celebre commissario Montalbano riesce
con totale naturalezza ad impersonificare un personaggio strano e
difficile, dalla psiche ribelle e un pò fuori dalle righe.
Impegnato, doloroso e schietto.
[niccolò]