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Anno
2011
Nazione
Cina, Hong Kong
Genere
drammatico
Durata
117'
Uscita
04/03/2012
distribuzione
Tucker Film |
Regia |
Ann
Hui |
Sceneggiatura |
Susan
Chan,
Yan-lam Lee |
Fotografia |
Nelson
Yu Lik-wai |
Montaggio |
Chi-Leung Kwong , Manda Wai |
Musica |
Wing-fai Law |
Produzione |
Bona
International Film Group, Focus Films, Sil-Metropole
Organisation |
Interpreti |
Andy
Lau
Deannie Yip
Anthony Wong
Tsui Hark
Sui-man Chim
Raymond Chow
Paul Chun
So-ying Hui
Sammo Hung Kam-Bo
Elena Kong |
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Ispirato
ad una storia realmente accaduta, “A
Simple Life” è sicuramente il
film che quest’anno più di tutti ha commosso
ed emozionato il pubblico della 68° Mostra del Cinema
di Venezia.
Rimasta orfana di padre durante l’occupazione giapponese,
Chung Chun, chiamata Ah Tao, inizia a prendere servizio, appena
adolescente, per la ricca famiglia Leung come “amah”
(letteralmente “serva”).
Col tempo, Ah Tao entra nella loro quotidianità vedendo
crescere una generazione dopo l’altra. Dopo sessant’anni
di devozione, la sola persona di cui prendersi cura è
Roger Lee, unico della famiglia rimasto ancora ad Hong Kong,
impegnato in città come produttore cinematografico.
La situazione cambia però quando Roger, un giorno,
rientrando dal lavoro, trova la donna colpita da un’ictus.
Dopo le dovute cure mediche, unico desiderio di Ah Tao è
di ritirarsi in un ospizio, senza creare troppi “problemi”
o “fastidi” al giovane produttore.
E’ così che Ah Tao incontra la sua nuova famiglia,
composta dai vari e strampalati ospiti della casa di cura.
Non mancano però le visite del “signorino”
Roger che inizia realmente a comprendere quanto sia forte
il legame tra lui e la sua vecchia governante, un legame fatto
di rispetto, di gratitudine, di affetto vero ed incondizionato,
che va oltre anche all’affetto tra una madre ed un figlio.
E’ impossibile rimanere indifferenti alla semplicità
della vita condotta da Ah Tao, una vita di devozione, di piccole
cose, dove la felicità è in un semplice invito
a cena o in una passeggiata nel parco. Magicamente interpretato
da Deanie Ip (Coppa Volpi 2011 come migliore attrice), Ah
Tao è un personaggio che ti colpisce, ti commuove,
quasi irreale in una società materialista come la nostra.
Non possiede e non vuole nulla, nemmeno quando le viene offerto
in regalo un appartamento per trascorre gli anni della pensione;
si sente appagata dalla vita che ha vissuto, come se il destino
non potesse darle altro di più, pur non avendo fatto
altro che servire ed accudire la ricca famiglia, limitando
anche i suoi rapporti interpersonali, senza però mai
pentirsene. E' una serenità la sua che ti lascia disarmato,
abituati come siamo alla frenesia e all'insoddisfazione perenne
in cui viviamo, dove la tranquillità è per molti
un traguardo irraggiungibile. [maria
mineo]
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