Mary Horowitz
è impacciata, timida, ingenua, all'apparenza un po'
ritardata anche, ma possiede un grande cuore e vede del bene
ovunque ed in ogni persona.
E' una ideatrice di cruciverba per un piccolo giornale di
provincia. Possiede una cultura enciclopedica con cui travolge
ogni suo interlocutore. Questo le complica la vita affettiva,
tanto che per dare una svolta alla sua vita, vivendo ancora
in casa con i genitori, decide di accettare un incontro al
buio, organizzato da quest'ultimi. Il prescelto è Steve,
il figlio di una coppia di amici.
Lei prende una sbandata, ma lui non ricambia il colpo di fulmine
di Mary che incapace i cogliere il rifiuto e travalicando
ogni segnale negativo comincia ,ad inseguirlo ovunque finendo
per diventare una "stalker" al femminile, ficcandosi
in una serie di situazioni imbarazzanti e talvolta esilaranti.
A proposito di Steve è una commedia spensierata che
ricorda per ritmo e situazioni alcune commedie grottesche
e surreali dei Fratelli 'dumb and dumber' Farrelly (Tutti
pazzi per Mary, Io me e Irene, Amore a prima svista)
ed il personaggio svampito interpretato da una irresistibile
e ironicissima Sandra Bullock è una sorta di scema
più scema, un'autistica svampita ma capacissima di
giocare con le parole significative, e superflue.
Una commedia gradevole senza troppe aspettative diretto da
Phil Traill che grazie al suo passato televisivo costruisce
un racconto senza momenti di vuoto, puntando su una mano leggera
che decora le diverse situazioni narrative con un tono grottesco
ben coadiuvato da una Bullock che sembra divertirsi un mondo
con il suo personaggio, una Forrest Gump in gonnella tutta
sorrisini ed abiti improbabili che ce la rendono subito simpatica.
Insomma tra tanti fondi di magazzino, una piacevole commedia
per passare un paio d'ore con un sorriso stampato sulla faccia
anche se dumb and dumber...
[fabio melandri]