A casa nostra
id.
Regia
Francesca Comencini
Sceneggiatura
Francesca Comencini,
Franco Bernini
Fotografia
Luca Bigazzi
Montaggio
Massimo Fiocchi
Scenografia
Paola Comencini
Costumi
Daniela Ciancio
Musica
Banda Osiris
Produzione
Bianca Film, Rai Cinema
Interpreti
Valeria Golino, Luca Zingaretti, Giuseppe Battiston, Laura Chiatti, Luca Argentero, Bebo Storti, Teco Celio, Fabio Ghidoni, Cristina Suciu
Anno
2006
Genere
drammatico
Nazione
Italia
Durata
101'
Distribuzione
01 Distribution
Uscita
3-11-06

“Questa è anche casa nostra!” No, non è la frase di qualche senatore leghista nei confronti di qualche extracomunitario. E’ la frase piena di rabbia, rassegnazione, scoramento che il Capitano della Guardia di Finanza Rita (Valeria Golino) sputa in faccia al banchiere Ugo (Luca Zingaretti) nel drammatico (?) confronto finale che caratterizza la nuova fatica di Francesca Comencini, regista che aveva convinto tre anni fa con Mi piace lavorare (Mobbing). Ma siccome ripetita non juvant, ecco che A casa nostra non convince tanto da meritarsi i primi (e unici?) fischi tra critica e pubblico alla Festa del Cinema di Roma, nell’ottobre scorso.
Non convince in primis la struttura del film, presuntuosa nello sviluppare storie che corrono parallele, si incrociano senza incontrarsi fatta eccezione nel finale, in cui nell’unità spazio-tempo si ricompone in un unicuum giudizio morale assegnando premi e ricompense, colpe e punizioni. Non persuade la sua struttura che ricalca fonti d’ispirazione che vanno da America Oggi a Magnolia. E mancando la pioggia di rane salvifica, dobbiamo accontentarci della frase di cui prima, che suona però tanto vuota quanto ridicola.
Non convince il ritratto del’italietta messa in scena dalla Comencini e non tanto perché non sia effettivamente come viene rappresentata, ma perché manca di una vera dimensione tridimensionale, frutto di luoghi comuni – seppur veri – di personaggi macchietta che vivono le storie ed attraversano lo schermo con la stessa consistenza di un ectoplasma, non aiutati da dialoghi di maniera. Luca Zingaretti si salva dal decadimento generale grazie al suo mestiere che lo rende immune da ogni ridicolaggine di sceneggiatura, la Golino si arrabatta mentre a picco calano Laura Chiatti (da scult la scena in cui mezza nuda inizia a cantare) ed il piccolo fratellino Luca Argentero.
E se pensiamo che il film è stato realizzato con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali la nostra costernazione diviene un fiume in piena… [fabio melandri]