La
storia di 47 Ronin non
è nuova: la cultura giapponese è segnata da secoli
da questo evento leggendario ed epico. Dopo diversi adattamenti
cinematografici, questa è la prima versione hollywoodiana,
che ovviamente non ha mancato di revisionare la storia ed anche
aggiungere un protagonista che non faceva parte del mito.
La base sostanzialmente però rimane la stessa: un gruppo
di samurai perde il suo padrone dopo una condanna ingiusta e
cerca vendetta, anche se vietato dalla shogun, sotto pena di
morte. Aggiungete a questo le creature soprannaturali, una strega
che può trasformarsi in un drago e, soprattutto, un meticcio
di nome Kai, interpretato da una Keanu Reeves dallo sguardo
incerto e magnetico, circondato da attori giapponesi.
Il film funziona soprattutto perché gioca con la nostra
capacità di essere incantati dal fascino di un colorato
Giappone feudale. Alberi in fiore, samurai giapponesi, architettura,
armature ed eleganza - in particolare quella del gigantesco
avversario - per il più grande piacere della nostra retina.
Non solo la fotografia è splendida, ma ci sono anche
brani che rivisitano alcuni bei riferimenti cinematografici
dell'ultimo decennio, tra cui la fortezza di schiavitù
che ricorda sorprendentemente i Pirati
dei Caraibi, con le sue molte navi scure. Degna
di nota anche la scena in cui la strega scioglie i suoi capelli
lunghi e si agita tra raffiche di tessuto che danzano al rallentatore,
come in La foresta dei pugnali
volanti.
Laddove la pellicola inciampa, è nell'ambiguità
delle scelte narrative. Anche se il Mito è molto emozionante,
rimane il principale punto debole del film a causa della sua
mancanza di flessibilità. L'amore sentito dalla figlia
del defunto capo Kai è impossibile, ovviamente, e la
passione è prontamente tagliata fuori. Kai combatte aggressivamente
per liberare la donna che ama e per ripristinare l'onore di
un popolo, ma accetta il suo destino senza resistenza e con
dolore troppo evidente.
Nel 2003, L'Ultimo Samurai
con Tom Cruise era di gran moda alla sua uscita. Non sembra
il caso per 47 Ronin
accolto timidamente al box-office. Tuttavia non ci si annoia
davanti a un film che si distingue per la sua estetica lucida.
Si tratta di un debutto per Carl Erik Rinsch (che aveva firmato
il corto The Gift,
con una bella prodezza tecnica) in questa avventura fantasy
perfettamente funzionale.
47 Ronin è
ricco di effetti visivi spettacolari che creano un mondo di
misteri profondi, di creature che sgattaiolano fuori da indecifrabili
confini; di quelli che si immagina che possano emergere da una
qualsiasi altra storia ma che raramente si riesce a trasportare
con immagini così fantasiose.
[daniela ciambelli]
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Interpreti |
Keanu
Reeves, Hiroyuki Sanada, Kou Shibasaki, Tadanobu Asano,
Rinko Kikuchi |
Produzione |
H2F
Entertainment, Mid Atlantic Films, Stuber Productions |
Distribuzione |
Universal
Pictures |
Uscita |
13/03/2014 |
Nazione
| Anno |
USA |2013 |
Genere
| Durata |
azione | 118' |
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