Jane Nichols
(Katherine Heigl), per ben ventisette volte ha svolto il “fondamentale”
ruolo di damigella d’onore, durante il matrimonio di
amici e qualche volta di conoscenti. Da quando ha otto anni,
era il 1986, e si trovava alle nozze della cugina, sa che
lo scopo della sua vita è “aiutare una persona
nel giorno più importante della sua vita”. E
non ha più smesso. Conserva tutti gli abiti in casa,
in un armadio, neanche fosse vero che “li puoi accorciare
e rimettere di nuovo”, come dicono tutte le future spose
alla perfetta damigella. Partendo da questa missione, Jane
pian piano ha però dimenticato le sue priorità,
i desideri, i sogni, per concentrarsi sui desideri degli altri.
Altruismo puro.
Un giorno riceve la visita della sorella minore Tess (Malin
Akerman): bella, alla moda e, cosa preoccupante, interessata
al capo di Jane, George (Edward Burns). Pochi sanno che Jane
lo ama da sempre, da quando ha iniziato a lavorare per lui.
Può quindi accettare le loro nozze? L’abitudine
la porta farlo, ma qualcosa le farà cambiare prospettiva…
Infatti a complicare la situazione, arriva Kevin (James Marsden,
già visto in X-Men come
Cyclops e in Hairspray nella
parte del conduttore del programma televisivo di Baltimora),
un cinico giornalista che vorrebbe scrivere un articolo ispirato
alla storia di Jane, incuriosito dalla sua strana passione.
Il reporter decide di imporre la sua presenza, ma dopo un’iniziale
disinteresse, tra Kevin e Jane nasce qualcosa di più
del tipico rapporto tra giornalista e intervistato.
Pellicola leggera, tenuta insieme dalla semplicità
dell’interpretazione di Katherine Heigl, l’Isobel
“Izzie” Stevens del fortunato telefilm Grey's
Anatomy. Di per sé è un mix di film di
genere: Quattro matrimoni e un funerale,
Prima o poi mi sposo e Se
scappi, ti sposo. La sceneggiatura è di Aline
Brosh McKenna, autrice dell’adattamento del film campione
d’incassi Il diavolo veste Prada.
Una tipica commedia romantica americana, da non perdere per
chi ama il genere.
[valentina venturi]