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[fabio
melandri] |
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Sembrava
essere proprio l'anno di The Aviator,
l'anno del riscatto per un maestro del cinema, sempre
trascurato o dimenticato quando si trattava di assegnare
i riconoscimenti più illustri al mondo.
Gli Oscar assegnati a The Aviator
ad inizio di serata per la scenografia, i costumi, la
fotografia, il montaggio e l'attrice non protagonista
Cate Blanchett, faceva pensare ad una marcia trionfale,
una rivincita storica per il regista italo-americano.
Quando Julia Roberts è
salita sul palco per proclamare il vincitore nella categoria
Miglior Regista, eravamo pronti a prendere atto che
la statuetta sarebbe finita nelle mani di Martin, felici
da una parte per una sorta di Oscar alla carriera che
gli veniva conferito per uno dei suoi film meno riusciti
e personali, tristi dall'altra per vedere il grande
Clint a secco per uno dei suoi film più sentiti
e toccanti. Un
sussulto invece ci ha scosso dal torpore di una serata
moscia, tanto prevedibile nei risultati quanto scontata
nei discorsi di ringraziamento. Due sole, semplici,
bellissime parole: Clint Eastwood. Visibilimente emozionato
e lui stesso incredulo è salito sul palco e come
il protagonista de Il Buono, il
Brutto e il Cattivo ha afferrato e stretto tra
le sue mani la statuetta come se fosse la sacca di denari
sepolti nel cimitero nel finale del film.
La seconda scossa è arrivata pochi minuti dopo.
Miglior Film: Million Dollar Baby.
Entusiasmo e standing ovation in sala e sul divano di
casa mia. Scorsese era stato colpito ed abbattuto. Sarà
per la prossima volta, per un film più personale,
più vissuto del kolossal asettico e logorroico
targato Miramax. E' già accaduto con Steven Spielberg,
accadrà presto anche per il buon vecchio Martin.
Un'affermazione contro i pronostici di critica e bookmakers
che fa sicuramente bene al cinema in una serata che
come si è detto era iniziata con vittorie annunciate
e quindi assai poco emozionanti ma che facevano comunque
bene all'intelligenza degli spettatori con i premi alla
sceneggiatura originale e adattata a due film indipendenti
come Se mi lasci ti cancello
e Sideways, con l'affermazione
del black power in campo recitativo con gli intensi
Morgan Freeman (Million Dollar
Baby) e Jamie Foxx (Ray),
con il premio alla scenografia ai nostri Dante Ferretti
e Francesca Lo Schiavo. Nella categoria Miglior Film
Straniero, dopo il suicidio italiano con la candidatura
del film di Amelio Le chiavi di
casa, si è aggiudicato con merito l'ennesimo
premio Mare Dentro di Alejandro
Amenabar, segnalando la vitalità di una cinematografia
spagnola capace di creare prodotti esportabili che riescono
a parlare al cuore dell'uomo, indipendentemente dalla
nazionalità e dal linguaggio verbale adottato.
Tra i film di animazione si è affermato l'annunciatissimo
Gli Incredibili, vincitore
anche di un secondo Oscar per il Suono.
Che
conclusioni si possono trarre da questa 77a edizione
degli Oscar? L'Academy stà cambiando radicalmente,
aprendosi al vero cinema indipendente (e non il falso
indipendentismo Miramax), premiando le recitazioni più
convincenti senza guardare al colore della pelle (l'Oscar
forzato a Denzel Washington è servito proprio
a questo), premiando opere eticamente e moralmente importanti
(oltre alla qualità artistica e realizzativa).
L'Oscar a Million Dollar Baby
come quelli dello scorso anno per Il
Pianista di Polansky, segnano un radicale cambiamento
di rotta e gusti dei membri dell'Academy, riscattando
edizioni in cui erano stati premiati filmetti mediocri
come Il paziente inglese
e Shakespeare in Love,
pop-corn movie alla Titanic
e Il Gladiatore, registi
inconsistenti con Anthony Minghella. Insomma il paziente
"Oscar", seppur in coma vigile, da segni di
un lento ma netto miglioramento.
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Miglior
Film Best
Picture |
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Million
Dollar Baby |
Clint
Eastwood, Albert S. Ruddy, Tom Rosenberg |
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Miglior
Regista Best
Director |
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Million
Dollar Baby |
Clint
Eastwood |
|
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Miglior
Attore Protagonista Best
Actor in a leading role |
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Ray |
Jamie
Foxx |
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Miglior
Attrice
Protagonista Best
Actress in a leading role |
|
Million
Dollar Baby |
Hilary
Swank |
|
|
Miglior
Attore
Non Protagonista Best
Actor in a supporting role |
|
Million
Dollar Baby |
Morgan
Freeman |
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Miglior
Attrice
Non Protagonista Best
Actress in a supporting role |
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The
Aviator |
Cate
Blanchett |
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Miglior
Sceggiatura Originale Best
Original Screenplay |
|
Se
mi lasci ti cancello |
Charlie
Kauffman, Michel Gondry, Pierre Bismuth |
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Miglior
Sceneggiatura Non Originale Best
Adapted Screenplay |
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Sideways |
Alexander
Payne, Jim Taylor |
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Miglior
Montaggio Best
Editor |
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The
Aviator |
Thelma
Schoonmaker |
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Miglior
Fotografia Best
Cinematographer |
|
The
Aviator |
Robert
Richardson |
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Miglior
Scenografia Best
Art Director |
|
The
Aviator |
Dante
Ferretti, Francesca Lo Schiavo |
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Miglior
Film
d'Animazione Best
Animated Feature |
|
Gli
Incredibili |
Brad
Bird |
|
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Miglior
Film Straniero Best
Foreign Language Picture |
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Mare
dentro |
Alejandro
Amenabar (Spagna) |
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Miglior
Costumi Best
Costume Design |
|
The
Aviator |
Sandy
Powell |
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Miglior
Trucco Best
Make-up |
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Lemony
Snicket e una serie di sfortunati eventi |
Valli
O'Reilly, Bill Corso |
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Miglior
Colonna Sonora Originale Best
Original Score |
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Neverland |
Jan
A.P. Kaczmarek |
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Miglior
Canzone Best
Original Song |
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I
diari della motocicletta |
"Al
otro lado del Rio" Musia e parole di Jorge Drexler |
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Miglior
Effetti Visivi Best
Visual Effects |
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Spiderman
2 |
John
Dykstra, Scott Stokdyk, Anthony LaMolinara, John Frazier |
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Miglior
Montaggio Sonoro Best
Sound Editing |
|
Gli
Incredibili |
Michael
Silvers, Randy Thorn |
|
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Miglior
Missaggio del Suono
Best Sound Mixing |
|
Ray |
Scott
Millan, Greg Orloff, Bob Beemer, Steve Cantamessa |
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Miglior
Cortometraggio Best
Short Film |
|
Wasp |
Andrea
Arnold |
|
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Miglior
Cortometraggio
d'Animazione Best
Animated Short Film |
|
Ryan |
Chris
Landreth |
|
|
Miglior
Documentario Best
Documentary Feature |
|
Born
in Brothels |
Ross
Kauffman, Zana Briski |
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Miglior
Cortometraggio Documentario
Best Documentary
Short |
|
Mighty
Times: The Children's March |
Robert
Hudson, Bobby Houston |
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