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"Realizzare
la migliore mostra del cinema degli ultimi 10 anni."
Questo l'obiettivo fissato dal Presidente della Biennale
Davide Croff durante la conferenza stampa di presentazione
della 61ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.
Un'edizione ‘grandi firme’ che promette
novità e glamour. In attesa del nuovo Palazzo
del Cinema - al via il concorso internazionale bandito
dalla Biennale - è stato chiamato lo scenografo
Dante Ferretti a realizzare in collaborazione con lo
studio Thun, l’allestimento del Palazzo del Cinema.
L'idea espressa dello scenografo è quella "di
portare all'esterno del Palazzo la storia del cinema
che si fa al suo interno" attraverso un labirinto
di steli
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(dimensioni variabili tra i 5 ed i 7 metri) con sopra un Leone,
in ricordo di quelli assegnati nelle precedenti edizioni. Faraonica
la scenografia, da kolossal i numeri: aumentano gli introiti
degli sponsor privati (20% del budget complessivo); 1892 i titoli
visionati; 71 i lungometraggi in pellicola che verranno presentati:
21 in Concorso; 16 i Fuori Concorso; 25 in Venezia Orizzonti;
11 in Venezia Mezzanotte; 21 film italiani distribuiti nelle
varie sezioni.
Sui contenuti, il neo Direttore Marco Müller promette un'edizione
in viaggio verso il futuro del cinema ma a 360° non escludendo
i grandi maestri che tornano in massa da Gianni Amelio a Mike
Leigh, da Wim Wenders a Michelangelo Antonioni, per finire con
Jonathan Demme, Michael Mann, Manoel De Oliveira (Leone d'Oro)
e Steven Spielberg. Massiccia la presenza del cinema di animazione.
Dopo 30 anni ritroviamo in concorso il nuovo capolavoro del
maestro Premio Oscar Hayao La Città
Incantata Miyazaki con Howl's Moving
Castle. Risponde oltreoceano la Dreamworks presentando
a Piazza San Marco Shark Tale con
le voci tra gli altri di Robert De Niro e Martin Scorsese. Due
perle preziose programmate in anteprima mondiale, fatto inusuale
per giapponesi e americani soliti ad evitare proiezioni internazionali
prima dell'uscita delle opere sul proprio territorio, temendo
critiche negative e ripercussioni economiche.
Un'edizione che punta a far emergere "la punta dell'iceberg
del cinema contemporaneo" segnando l'incontro tra anima
commerciale e artistica, industria e arte; luogo di confronto
e dialogo con il cinema americano (ben 20 le opere presenti),
anche grazie alla presenza di autori europei capaci di dialogare
con l'industria americana, a partire dal presidente di Giuria,
l'inglese John Boorman.
Scintille promette la retrospettiva dedicata alla ‘Storia
Segreta del Cinema Italiano’ con maratone notturne in
compagnia di Quentin Tarantino e Joe Dante, padrini della sezione
e grandi appassionati di B-Movie.
Confermata la presenza di attori e registi dello star system
internazionale, così come la carenza di nuovi schermi
che assicurerà movimento alle notti veneziane: file,
calche, resse e proteste da parte degli ‘accreditati cinema’,
i veri eroi del Festival di Venezia.
Buona visione!