Trilogia della città di K
Il grande quaderno. La prova. La terza menzogna
Titolo originale
Le Grand Cahier, La Preuve, La Troisième Mensonge
Autore
Agota Kristof
Anno
1998
Editore
Einaudi

All’apparenza tutto sembra normale. La storia di due gemelli che la madre non può accudire e che vengono lasciati alla nonna. Una nonna sporca, avara e senza cuore. Ma siamo nella miseria più cupa, siamo in un paese dell’Est, ma non si hanno indicazioni geografiche.
Solo la città di K. che nella lettura assume sempre significati diversi.
Siamo sotto i bombardamenti della guerra, ma non vengono date informazioni sul tempo. Tutto è anonimo e lugubre e non promette niente di buono. I personaggi non hanno anima, i due gemelli diventano crudeli come l’infanzia che hanno vissuto. Sono intercambiabili e indivisibili e si chiamano Lucas e Claus, l’uno l’anagramma dell’altro. La storia si snoda in un crescendo di tensione e di angoscia, diviso in tre parti (la trilogia) tutto si muove al ritmo delle lancette di una bomba ad orologeria. Tutti i personaggi sono inumani e scarni, come lo è il paesaggio desolato in cui si muovono. E la storia è un crescendo di tensione, che ti risucchia in un vortice di fatti e dolori senza soluzione di continuità.
La scrittura è veloce ed essenziale come i fatti che racconta. Scarna e diretta, ti colpisce come lama affilata. Non divagazioni, non aggettivi di troppo, non ridondanze e spiegazioni. Un fatto sussegue l’altro in questa favola nera, come in un atroce teatrino di marionette. Bello e crudele il romanzo della scrittrice ungherese, autrice anche di Ieri, piccolo libro da cui è stato tratto Brucio nel vento di Silvio Soldini.
[sara lucarini]

Agota Kristof è scrittrice notissima in Francia e ancor più nota nella Svizzera romanda, sua terra di adozione. Ha scritto, in francese, tra il 1986 e il '91 tre romanzi, Il grande quaderno (1986); La prova (1988); La terza menzogna (1991), usciti in traduzione italiana con Einaudi nel 1998 sotto il titolo di La trilogia di K., seguiti da Ieri del 1995 (ed. Ital. Einaudi, 1997), da cui Silvio Soldini ha tratto il film Brucio nel vento. Sono note anche le sue pièces teatrali: John et Joe, La chiave dell'ascensore, L'ora grigia o l'ultimo cliente (queste due edite da noi da Einaudi 1999).