Nicolas De Stael
Titolo originale
Nicolas De Stael
Autore
André Chastel
Anno
2005
Editore
Ananke

La critica è sempre un lavoro complesso e a tratti impervio. Non tutto è prevedibile, schedabile ed a volte è necessario dover ricorrere ai sensi, ad attimi di autentico “shock” emotivo. Gli stessi istanti che condizionano la pittura trasognante e vertiginosa di Nicolas de Stael, pregna di paure e gioie.
Questo testo è un viaggio in cinque atti teatrali potremmo dire, nell’anima, nelle tensioni e nelle speranze del pittore russo morto suicida ad Antibes nel 1955. Chastel in quattro pregevoli e finissimi saggi fotografa al meglio la voglia di pittura di Stael. “Non si illumina senza bruciare” diceva Nicolas, che credeva fortemente nella necessità di rinnovare costantemente il mondo dell’arte. Bisogna centellinare le parole, cercare dietro alle frasi un genere, uno stile di vita che “infiamma” il pennello e che permette all’artista di creare. Si parla molto spesso di genio creativo e di capacità pittorica senza rendersi conto però che l’arte è soprattutto idea, filosofia di vita, specchio di una coscienza critica che intende pitturare il mondo a suo modo. Nicolas era artista eclettico, dissacrante alle volte ma tanto bravo da meditare sul fine ultimo del gesto pittorico. Chastel ci dice che “questo artista violento, capace di infastidire o di stordire con la violenza dei suoi propositi, poteva domandarsi improvvisamente se ogni sua impresa non fosse ridicola”. Si giunge al fine ultimo, il perché della nostra creazione, la vera utilità della nostra arte. La filosofia, il mondo delle idee si intrecciano con il pennello. Il sottotitolo del libro recita La vertigine del visibile, la stessa realtà appare paurosa, tanto da spingerci ad inventare un mondo su tela, destinato ad essere abitato dalla nostra fantasia. L’importante è inventare, creare, non fermarsi all’idea ma portare il nostro “shock” su materia. Il libro dedicato all’artista russo è molto intenso, a tratti difficile ma decisamente intrigante. Le opere al fondo dello scritto sono una toccante testimonianza della bravura e della capacità artistica e creativa di un pittore ancora poco considerato dai critici e dalle masse.
[alessio moitre]

L'Humain, 1954

 

Andrè Chastel (1912-1990), allievo di Henri Focillon e Professore alla Sorbona di Parigi, ci ha lasciato studi fondamentali sul Rinascimento italiano tradotte da Einaudi, fra le quali ricordiamo Arte e Umanesimo a Firenze (1964) e Favole, forme, figure (1988).