“Venezia impressiona chilometri di pellicola e nastro magnetico,
è come un serpente che perde scaglie, un animale che fa
la muta della pelle senza sosta. Venezia genera tonnellate di
parole e cartoline, la sua superficie viene affettata incessantemente
in queste sottilissime lamine verbali e visive che la mantengono
sempre nuova e tirata a lucido nella sua decrepitezza, mai veramente
detta, mai veramente vista fino in fondo”.
Elaborazione della pubblicazione In gita
con Tiziano Scarpa, il libro Venezia
è un pesce si propone come una guida del tutto inusuale
della città natale dell'autore. La veste apparente di guida
è soltanto un pretesto per parlare del fascino di questa
città che non risparmia niente e nessuno. Venezia, nel
libro, viene vista come un organismo vivente, quasi una entità
mitologica: un pesce, una testuggine di pietra dal guscio di macigni
di trachite grigia adagiato sulla laguna, che da anni e anni produce
arte, storia, letteratura, lavoro, turismo e persino le bestemmie
dei gondolieri, ma soprattutto: emozioni. Venezia, meta turistica
per eccellenza, viene ripresentata , nella prima parte del libro,
con tutto l'amore possibile da parte di Tiziano Scarpa che, lasciando
da parte gli itinerari soliti e le descrizioni dei monumenti storici
che troveremmo in una qualsiasi altra guida, ci porta nella “sua”
Venezia da visitare con i piedi e con le gambe, con il cuore e
con le mani: una serie di itinerari dei sensi che rievoca in modo
sorprendente tutto il fascino della città. Una visione
sensuale quindi, di una città fra le più sensuali
al mondo, una città che, in modo prepotente, non suscita
le emozioni ma quasi le impone con il suo semplice “essere
Venezia”. Leggendo il libro ci si perde piacevolmente nel
girovagare dell’autore fra storia, letteratura e aneddoti
e lo stesso smarrirsi viene proposto come un possibile itinerario,
proprio perché nell’immediatezza delle emozioni che
ogni angolo di Venezia suscita, è il grande potere di seduzione
della città. D’altronde, chi vive a Venezia sa che
la parte migliore è quella nascosta, quella che non viene
riportata nelle guide classiche ed anche tutti coloro che si sono
persi nei vicoli di questa città, conoscono le meraviglie
del perdersi nella dolcezza delle calli veneziane. Scarpa, la
sua città, ce la racconta da veneziano, ci racconta le
storie tramandate che solo chi è veneziano conosce; ci
racconta anche il suo dialetto, ce lo fa arrotolare sulla lingua,
assaporare insieme alle specialità dei “bacari”
delle calli, ci insegna a masticarne i nomi per apprezzarne meglio
il sapore e la storia nascosta. Suggerisce inoltre ad ogni viaggiatore,
il modo per avvicinarsi alla realtà di una città
senza affidarsi alle guide ma solamente a noi stesso, al nostro
“sentire”. Al pesce di Scarpa non manca la “coda”
che sarebbe poi la seconda parte del libro: una specie di raccolta
di brani che, come dice lo stesso autore, dovrebbero descrivere
tre modi più comuni di abitare Venezia, con un bellissimo
articolo inedito di Guy de Maupassant tradotto dall’autore
stesso, come testimonianza di un qualsiasi turista straniero.
Presente inoltre un brano inedito dello scrittore brasiliano Dogo
Mainardi, quale contributo di un residente straniero e molti testi
dello stesso autore come apporto da nativo emigrato. [simonetta
cestarelli] |
Nato
a Venezia nel 1963,Tiziano Scarpa ora vive a Milano. Scrittore
giovane, annoverato nella categoria degli scrittori cannibalici,
ha pubblicato con Einaudi nel 1996 il romanzo Occhi
sulla graticola, che gli ha garantito il Premio
Mondello Opera Prima 1996, il Premio La terra vista dalla
luna 1996 e la Selezione Premio Bergamo 1997. Sempre per
Einaudi nel 1998 ha pubblicato una raccolta di racconti
Amore, con la quale ha ottenuto
nel 1999 il Premio Luigi Settembrini riservato a raccolte
di racconti. Nel 2000 per la Feltrinelli ha pubblicato
Venezia e' un pesce una guida
letteraria della sua città natale.Nel 2000 esce
con Einaudi Cos'è questo
fracasso? una raccolta di articoli e saggi scritti
durante gli anni '90, opera segnalata al Premio Estense
per la saggistica 2000. Autore eclettico ha inoltre scritto
testi teatrali per la radio e con il suo lavoro “
Popcorn”, una commedia radiofonica, ha vinto nel
1997 la 49a edizione del premio mondiale per la fiction
radiofonica. Per il teatro ha scritto “Corriamo
a casa” un atto unico messo in scena a Milano nel
2000 in occasione della maratona. Collabora con molte
riviste fra le quali il Corriere della Sera. |
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