Io sono leggenda
Titolo originale
I Am Legend
Autore
Richard Matheson
Anno
1954
Editore
Fanucci (2007)
Prezzo
Euro 13,00

“E di colpo pensò: sono io quello anormale, oramai. La normalità era un concetto legato alla maggioranza, rappresentava una qualità comune di molti uomini, non di uno solo.”

Io sono leggenda di Richard Matheson è un romanzo scritto nel lontano 1954, oggi rieditato da Fanucci in occasione dell’imminente uscita dell’omonimo film con Will Smith. Romanzo che ha già avuto due trasposizioni cinematografiche L’ultimo uomo sulla terra (1964) di Ubaldo Ragona e 1975: Occhi bianchi sul pianeta terra (1971) di Boris Segal.
Protagonista assoluto Robert Neville, ed assoluto è il termine più corretto da usare visto che trattansi dell’ultimo uomo rimasto sulla faccia della terra; una terra abitata da non-morti, vampiri che infestano le lunghe notti del protagonista costretto ad una vita fatta di solitudine, azioni meccaniche e reiterate nel tempo, tra bicchieri di whisky in cui affogare la propria solitudine e le musiche di Ravel e Schonberg.
Richard Matheson, romanziere e sceneggiatore per Roger Corman (
Il pozzo e il pendolo, I vivi e i morti da Poe) e Steven Spielberg (Duel) oltre che autore del serial televisivo Ai confini della realtà, piace mescolare i generi prendendo “dalla fantascienza la parvenza di razionalità, dall’horror l’incombenza di un’alienità totale ed ostile, dal thriller inquietudini e sudori freddi di un protagonista alle prese con una realtà che non capisce e non può dominare. Il tutto messo al servizio di una crisi individuale che domina il proscenio per intero.” come rileva Valerio Evangelista nella postfazione al romanzo.
Ma l’orrore in Matheson è condito da un umanesimo molto accentuato che non colpisce solo i protagonisti ma anche gli antagonisti.

In Io sono leggenda c’è una sorta di compartecipata pietas del protagonista nei confronti dei vampiri, che spogliati della loro mitologica parvenza, vengono ridotti ad esseri verso i quali provare compassione e condivisione di un destino di cui spesso e volentieri non si è artefici ma bensì vittime. Nel racconto di Matheson emerge una dimensione tragica, un decadentismo che coglie gli attanti come gli ambienti in cui questi si muovono grazie ad un’ambientazione rurale che impregna il racconto di quei valori americani mai apertamente espressi dall’autore ma lasciati trasparire dalle parole e pensieri del protagonista.
Un racconto che fa della privazione e rigorosità il suo punto forte a livello narrativo, dell’evocazione il perno attraverso il quale coinvolgere il lettore in una lettura appassionata e senza tregua.
[fabio melandri]

| il film |


Richard Burton Matheson (Allendale, 20 febbraio 1926) è uno scrittore e sceneggiatore statunitense. Passa la sua infanzia a Brooklyn, dove già ad otto anni scrive e pubblica alcune poesie sul giornale Brooklyn Eagle.
Nel 1943 si diploma alla Brooklyn Technical High School ed entra subito nell'esercito, dal quale viene congedato perché ferito in azione. Tornato civile studia giornalismo all'Università del Missouri, e già nel 1950 pubblica il suo primo racconto,
Nato d'uomo e di donna sul Magazine of Fantasy and Science Fiction. Nel 1951 si trasferisce in California, e l'anno successivo si sposa. L'incontro con la donna che diverrà sua moglie viene descritto nel racconto Fiamma frigida, esteso poi nel romanzo Cieco come la morte (Someone Is Bleeding, 1953).
In California entra a far parte dei "Fictioneers", un gruppo di giovani scrittori di gialli. Scrive così alcuni racconti gialli come
Notte di furia (Fury on Sunday, 1954) e Cavalca l'incubo (Ride the Nightmare, 1962).
Mentre lavora in fabbrica, sogna di diventare scrittore a tempo pieno. Intanto riprende un'idea avuta a 17 anni vedendo il film Dracula, la sviluppa e ne trae
Io sono leggenda (I am Legend, 1954). Lo stesso anno esce anche la prima antologia dei suoi racconti, Born of Man and Woman. Malgrado questo, le ristrettezze finanziarie spingono Matheson a trasferirsi per accettare il lavoro offertogli dal fratello.
Nel 1956 esce Tre millimetri al giorno (The Shrinking Man), scritto di notte dopo la giornata lavorativa, ed il successo è tale che la casa cinematografica Universal ne acquista subito i diritti e ne trae il film Radiazioni BX distruzione uomo, diretto da Jack Arnold.
Nel 1958 esce il romanzo
Io sono Helen Driscoll (A Stir of Echoes), un altro successo. Nel 1959 il produttore televisivo Rod Serling convoca Matheson per un progetto a cui sta lavorando: Ai confini della realtà (The Twilight Zone). Matheson si è già fatto un nome nell'ambito televisivo, scrivendo sceneggiature per telefilm come Alfred Hitchcock Presenta, Star Trek ed altri, così lo scrittore accetta di buon grado l'incarico, scrivendo per la nuova trasmissione. Nel 1960 l'American International Pictures commissiona a Matheson l'adattamento cinematografico del racconto di Edgar Allan Poe The House of Usher. I vivi e i morti è il primo film di una serie che il regista Roger Corman realizza con la collaborazione di Matheson.
La fama di Matheson come sceneggiatore è ormai tale che nel 1962 viene chiamato da Alfred Hitchcock per lavorare al suo film
Gli uccelli (The Birds), tratto da un racconto di Daphne Du Maurier. Come Matheson stesso racconterà, Hitchcock non apprezza affatto la sua idea di non far vedere per niente gli uccelli nel film, tanto che la sceneggiatura alla fine viene affidata ad Evan Hunter.
Nel 1964 Matheson adatta Io sono leggenda per il film
L'ultimo uomo della Terra (The Last Man on Earth), una co-produzione italo-americana con Vincent Price protagonista. Ma il successo rimane nelle produzioni televisive: nel 1971 adatta il suo racconto Duel per la sceneggiatura dell'omonimo film, diretto dall'allora esordiente Steven Spielberg.
Nel 1980 adatta per lo schermo Cronache marziane, l'antologia di Ray Bradbury.