Intervista con il vampiro
Titolo originale
Interview With The Vampire
Autore
Anne Rice
Anno
1976
Editore
TEA

I vampiri esistono! Se non come esseri viventi (o, ad essere proprio pignoli, non-viventi), allora, come personaggi che animano l’immaginario collettivo, che stimolano la fantasia più sfrenata dei ragazzi che hanno smesso di credere a Babbo Natale e alle fate molto tempo addietro. Non a caso, questo libro rappresenta un piccolo cult per le generazioni metropolitane più dark, le quali da questo libro hanno preso ispirazioni per lo stile nel vestire, nel truccarsi, perfino nel modo di parlare. In questo libro, il primo di una saga a cui seguono ad esempio Scelti dalle Tenebre e La Regina dei Dannati, Louis, un meraviglioso vampiro ormai perfettamente adattato alla vita del ventesimo secolo, si racconta senza riserve al registratore di un incredulo giornalista.
Narra della perdita della propria famiglia, dell’incontro con il bellissimo e sfrenato vampiro Lestat e della vita dissoluta che insieme hanno condotto, del viaggio dalla vecchia Europa alla più moderna e giovane America. Il libro prosegue in una perenne aura di sensualità e di mistero, in cui le figure si muovono tutte quasi spaesate, prese dal corso degli eventi e quasi sempre inconsapevoli, quasi come le proprie vittime. I vampiri, oltre la loro raggelante perfezione, sono anche colti da dubbi, timori, ansie, domande a cui non sanno dar risposte, da improvvise crisi immotivate, tramano vendette e compiono efferati delitti anche nei confronti dei loro simili, restando tuttavia personaggi magnificamente tormentati, martirizzati dalla loro stessa condizione, facendoli diventare più angeli caduti che demoni feroci. Non sono, le loro, le stesse domande e dubbi che si porrebbe mai un essere umano, e in questo l’autrice, ben consapevole delle proprie abilità, è bravissima nel rendere l’immagine del vampiro più perfetta del mondo stesso in cui continua, nonostante la morte, a proliferare. Anne Rice descrive, con una immedesimazione assoluta e in modo terribilmente verosimile, un mondo che per secoli ha affascinato e spaventato, rivoluzionandolo completamente. Ha creato un romanzo potentissimo per le emozioni che suscita, senza ricorrere a particolari paroloni o giochi grammaticali, affidandosi semplicemente ai propri personaggi. Elimina così la figura del vampiro grottesco e malvagio la cui presenza può solo spaventare, sostituendola con figure ambigue, carismatiche, crudeli ma rese in qualche modo più simpatiche da quel brandello di umanità che ancora conservano, nonostante la morte sia loro più amica della vita che avevano vissuto. La sua scrittura precisa e lineare crea scene di grande effetto, rendendo la lettura un intimo viaggio nella vita di un immortale pieno di dilemmi.
Esistono moltissime opinioni su questo libro, ma nessuna usa mezzi termini: Intervista con il Vampiro è un libro che si può solo amare o solo odiare, ma, in entrambi i casi, l’impronta lasciata è indelebile.
[daniela montella ]

Anne Rice è nata ed ha passato la maggior parte della sua giovinezza a New Orleans (Louisiana), città in cui sono ambientati molti suoi romanzi. Nel 1961 sposa Stan Rice (prematuramente morto di cancro nel 2002) ed è a lui che si deve l'ispirazione per la creazione del suo personaggio più celebre, il vampiro Lestat de Lioncourt. Nel 1966 ha una figlia, Michelle, che morirà di leucemia solo 5 anni dopo. Anne Rice ha scritto diversi libri, anche sotto due pseudonimi: Anne Rampling e A.N. Roquelaure. Come Anne Rampling ha scritto Exit to Eden e Belinda; come A.N. Roquelaure ha pubblicato The Beauty Series (una serie di romanzi erotici). Nell'ottobre del 2005, Rice ha annunciato la fine delle Cronache dei vampiri con il libro Blood Canticle, e l'inizio di un nuovo genere di racconti storico-religiosi. Il suo ultimo romanzo Christ the Lord: Out of Egypt sarà infatti il primo di una trilogia che racconterà la vita di Cristo.