“Tutti
sanno che sei un Mago, giovanotto, ma questo non cambia il fatto
che il tuo castello sia il posto più sporco in cui io
sia entrata.”
Il
castello errante di Howl è una favola ambientata
in un quadro fantasy ricco di tinte nuove, stranianti. Nelle
terre di Ingary, dove le cose più insolite sono assolutamente
normali, facciamo la conoscenza di Sophie, dei suoi capelli
rossi e della sua vita grigia, come il suo vestito.
Sophie forse sogna l’avventura ma non la cerca: è
convinta di non essere destinata a grandi cose, non fa nulla
per cambiare questo stato di cose, continua le sue lente giornate
e accetta tutto quello che le pone innanzi il destino.Un personaggio
inizialmente passivo: una ragazza umile e buona che ama cucire,
leggere e parlare con gli oggetti. È ignara che in lei
vi sia, da sempre, un pizzico di magia. Senza sapere perché,
si ritrova all’improvviso trasformata in una vecchietta
a causa di un incantesimo della strega delle Lande e in questa
nuova condizione si ritrova a vagare finché non raggiunge
il castello errante di Howl, il mago, del quale ha sentito parlare
come di un uomo terribile ghiotto di cuori di ragazza. Si trova
a diventare così la governante combina guai del giovane
mago che si rivela essere semplicemente un donnaiolo ed un narcisista,
indubbiamente dotato di grandi poteri, poco amante dell’ordine,
almeno secondo i gusti di Sophie e dotato di un passato ricco
di misteri. Ogni cosa ha uno spirito nel mondo di Ingary e,
fra una lite e l’altra con un mago “viziato”,
Sophie si ritrova coinvolta nella serie d’incantesimi
e maledizioni che gravano sulle stranezze che da un po’
di tempo affliggono il paese coinvolgendo persino la casa reale.
Ogni mistero viene risolto pagina dopo pagina e la suspence
viene mantenuta fino all’ultimo in un susseguirsi vorticoso
di eventi: esperimenti magici, incidenti domestici ed equivoci
contribuiscono a creare una fitta ragnatela che coinvolge numerosi
personaggi e che impedisce al lettore di staccare gli occhi
dal libro prima della fine di un capitolo.
Divertenti i litigi fra Howl e Sophie, ricchi di un’ironia
semplice ed efficace come le battute caustiche di Calcifer,
il demone del fuoco e le riflessioni piene d’innocenza
della nostra Sophie con i suoi sensi di colpa di fanciulla,
misti alle pretensioni che si devono alla sua “età
avanzata” e le crisi isteriche del mago che non mancano
mai di strappare un bel sorriso ai lettori, grandi o piccini
che siano. È in conclusione un libro altamente godibile
dove l’autrice ha saputo creare una perfetta armonia fra
avventura e divertimento, gestendo divinamente l’alternarsi
di momenti critici e scene rilassanti. Una rilassante lettura
per ogni fascia d’età.
[aurora
capoferro ronchetta]
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“Credo
di aver scelto di scrivere un certo genere di libri perché
il mondo è impazzito improvvisamente quando avevo
cinque anni”, scrive Diana Wynne Jones nella sua autobiografia.
Nata nel 1934, gli anni della sua infanzia sono in effetti
segnati dalla Seconda Guerra Mondiale. Comincia a scrivere
fin da bambina, per rimediare alla carenza di libri di cui
il padre faceva soffrire lei e le sue sorelle. I personaggi
dei suoi romanzi sono, secondo la sua stessa ammissione,
tutti proiezioni dei protagonisti della sua infanzia, ed
in ognuno dei suoi libri sono presenti episodi che ha vissuto
direttamente. Per tutta la vita, tenterà di esorcizzare
il brutto ricordo della Seconda Guerra Mondiale rivolgendosi
alla fantasia e all’immaginazione. A Oxford viene
influenzata dai corsi su C.S. Lewis e J.R.R. Tolkien. La
lettura del Signore degli Anelli
sarà per lei una rivelazione.
Ciononostante, aspetterà di avere quaranta anni per
prendere in mano la penna, con lo scopo di divertire i suoi
figli offrendo loro “libri che le sarebbe piaciuto
leggere alla loro età”. A partire dal 1973,
scrive una trentina di romanzi, nei quali da vita a un mondo
di fiabe e universi paralleli, fuori dal tempo, in cui la
magia è tanto comune quanto la matematica. Nel 1977
riceve il Guardian Award per la letteratura per ragazzi.
Nel 1999 le vengono assegnati due dei maggiori premi dedicati
alla letteratura fantasy: il Mythopeic Award per la sezione
bambini, e il Karl Edward Wagner Award – che è
l’ambito premio assegnato dalla celebre British Fantasy
Society a scrittori o organizzazioni che si siano distinte
per il loro approccio innovativo al genere. Si noti che
la celebre autrice di Harry Potter, JK Rowling, concorreva
a entrambi i premi. Il Castello Errante
di Howl è del 1986. Quattro anni dopo, Diana
Wynne Jones darà un seguito al romanzo con Il
Castello in Aria. |
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