Il Teatro di Roma dedica una retrospettiva al lavoro della compagnia Deflorian/Tagliarini al Teatro India con la Trilogia dell’invisibile, l’articolato progetto teatrale che si compone di 4 spettacoli, 4 incontri e 1 mise en espace. Un mosaico di parole, immagini, senso e pensieri, per rendere visibili al pubblico quei fili che hanno composto il loro percorso creativo.
Con la Trilogia dell’invisibile, una produzione del Teatro di Roma, la coppia di artisti porta sul palcoscenico materiale fatto di precarietà, spaccati di solitudine, prospettive trascurabili e frammenti di dolore, che formano e penetrano le maglie del nostro contemporaneo. Un ingranaggio in cui visibile e invisibile si incontrano per diventare poli di una questione cruciale: «Da una parte, sulla scena è fondamentale non dire tutto, ma nascondere le cause dentro gli effetti – commentano Deflorian/Tagliarini – dall’altra, il dialogo e il confronto si rendono indispensabili alla natura dell’evento teatrale».
Si parte dal 4 al 9 novembre con Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, ispirato a un’immagine del romanzo L’esattore dello scrittore greco Petros Markaris. Nel pieno della crisi economica greca, vengono trovate le salme di quattro anziane pensionate che si sono tolte volontariamente la vita. «Abbiamo capito che siamo di peso allo Stato, ai medici, ai farmacisti e a tutta la società – dicono le pensionate nel loro messaggio –. Quindi ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni. Risparmierete sulle nostre pensioni e vivrete meglio». Lo spettacolo è un percorso dentro queste figure di cui non si conosce nulla al di fuori della loro tragica fine. Dopo il debutto del 2013, la tournée che ha visto anche il debutto parigino, lo spettacolo torna a Roma in una versione rivista che offre al pubblico un nuovo finale. L’11 e il 12 novembre rzeczy/cose e il 13 e il 14 novembre Reality, due lavori nati dal reportage di Mariusz Szczygieł. Il 15 e 16 novembre ritorna in scena il primo spettacolo (2008) di Deflorian/Tagliarini Rewind – omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch, dove il video dello storico spettacolo del 1978 viene soltanto raccontato al pubblico, senza mai farlo vedere.
4 novembre, ore 18 – un incontro/confronto fra Lorenzo Pavolini e Petros Markaris (autore del romanzo da cui è nato Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni) sul tema della crisi
8 novembre ore 18 – la mise en espace Maggio secolo XXI – il fallimento è una qualità dell’anima?? di Fernando Renjifo, sulle proteste degli indignados di Madrid
10 novembre ore 18 – nella Sala Squarzina del Teatro Argentina – la presentazione del libro Trilogia dell’Invisibile, a cura di Graziano Graziani (Titivillus Edizioni), che raccoglie tutti i testi dei lavori della compagnia
14 novembre ore 18 – un dialogo fra Christian Raimo e Walter Siti sulla “mania della realtà”
16 novembre ore 15 – un incontro fra Gianfranco Capitta e Jean Laurent Sasportes, storico danzatore della compagnia di Pina Bausch
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