“Dobbiamo sognare un mondo dove l’insulto è ormai un intercalare”
“…in un prossimo dispotico futuro nei centri di igiene mentale vengono internate tutte quelle persone non conformi ai nuovi standard morali. Gli educati, gli onesti e gli altruisti non hanno più spazio nel nuovo ordine sociale. Ordine calibrato per un diverso tipo di popolazione, essi dunque devono essere curati per permetter loro di conformarsi. Un nuovo internato, che per praticità burocratiche verrà chiamato Pinco, si troverà a confrontarsi con personale e pazienti che dietro a maschere ridicole e buffe nascondono un umanità repressa in cerca di un nascondiglio o di un conforto. Con lui rinchiusi ci sono: Panco, pragmatico, ma irrimediabilmente innamorato; Pinco detto Folgorato altruista fino al grottesco; e Pinco detto Ligio solerte e pignolo nel rispettare ogni regola e legge. Nel frattempo la Direttrice vive in un mare di paradossi e contraddizioni rendendo vano ogni confronto, la Dottoressa convertita al nuovo ordine si nasconde dietro un muro di razionalizzazione. Pinco, incapace di accettare il cambiamento, ha un solo pensiero fisso: la fuga. Una lotta contro il tempo tra il suo desiderio di libertà e la rieducazione in atto da parte della struttura…”
“La messa in scena di questo spettacolo nasce dalla necessità di una catarsi rispetto al sentirsi fuori luogo in un mondo che sembra correre alla cieca verso l’autodistruzione.
La realizzazione dello spettacolo è collegata ad una doppia direzione del testo: man mano che gli attori hanno fatto proprie le tensioni interne e le dinamiche dei rapporti, il testo stesso è cresciuto con loro, affinchè potessero esprimersi e rimanere coerenti nella lucida follia che li contraddistingue.
Il documentario “Titicut Follies” di Wiseman è stato fonte di ispirazione: basta un piccolo passo verso la follia per trasformare un rapporto o una conversazione in un vero nonsense, pur mantenendo una ferrea coerenza interna al discorso.” [Jean Paul Sneider]
Titolo | Tensione Superficiale |
Autore | Jean Paul Sneider |
Regia | Jean Paul Sneider |
Interpreti | Lorenzo Garufo, Giulia Pera, Eleonora Mancini, Guglielmo Lello, Jacopo Cinque, Jean Paul Sneider |
Applausi del pubblico | null |
In scena | dal 5 all'8 gennaio 2017 al Teatro Trastevere in Roma |
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