Nel 1962 la morte di Enrico Mattei, fondatore e presidente dell’Eni, non fu un “tragico incidente”, come si è voluto far credere per decenni, ma “un omicidio deliberato”. Lo racconta lo spettacolo teatrale “Il caso Mattei. Schegge di verità“, una libera trasposizione del libro omonimo scritto dal magistrato Vincenzo Calia – che ha condotto la terza inchiesta sulla morte di Mattei – e dalla giornalista Sabrina Pisu, da sempre impegnata su temi civili e casi di mancata giustizia.
Una mise en espace che prova, attraverso un interprete d’eccezione, Giorgio Colangeli, nel ruolo del magistrato Vincenzo Calia, a fare un po’ di luce su quelle “verità” che, come ha affermato Giorgio Bocca riferendosi alla morte dell’allora presidente dell’Eni: «Danno ancora fastidio».
Colangeli è affiancato dalle attrici Annalisa Picconi e Anna Testa che come due corifee, ora in veste di giornaliste, esperte della scientifica o semplici testimoni, accompagneranno il protagonista nella sua difficile indagine. Roberto Agostini, regista e autore dell’adattamento, guida il pubblico a una nuova lettura della realtà, puntando su uno stile che ricalca il noir, in perfetto equilibrio tra suspence e teatro civile. A completare lo spettacolo, il tocco originale dello scenografo Francesco Ghisu.
Nel corso della serata è previsto un intervento degli autori del libro.
Il caso Mattei. Schegge di verità
Teatro degli Avvaloranti, di Città della Pieve (Pg)
3 maggio ore 21
Titolo | Il caso Mattei. Schegge di verità |
Autore | dall’omonimo libro di Sabrina Pisu e Vincenzo Calia |
Adattamento | Roberto Agostini |
Regia | Roberto Agostini |
Scene | Francesco Ghisu |
Interpreti | Giorgio Colangeli, Annalisa Picconi e Anna Testa |
Produzione | ATPR Teatri per Roma |
Applausi del pubblico | null |
In scena | 3 maggio ore 21 al Teatro degli Avvaloranti, di Città della Pieve (Pg) |
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