Album di esordio, per questo artista, versatile e geniale, che rimanda alle atmosfere tipiche dei caratteristici e tipici locali seminterrati fumosi degli anni ‘30/’40 (quando la musica era rigorosamente suonata dal vivo e non esistevano i disc jockey). “L’ennesimo Malecon“ (Vrec) contiene nove inediti scritti dal cantautore e un paio di cover: un omaggio ad Apollinaire / Ferrè con “Marizibill” e “Dance to the End of Love” di Leonard Cohen.
Classe 1976, spezzino di nascita (Sarzana), massese di adozione, Gianmaria Simon scrive testi molto ricercati, mai banali in grado di brillare di luce propria; si tratta di vera e propria poesia musicata. Le sonorità piene e cariche di energia rimandano l’ascoltatore verso atmosfere surreali, corroborate dal giusto riverbero della parte vocale. La sensazione, ascoltando quest’opera dal sapore di concept album, di essere proiettati indietro nel tempo di quasi un secolo si percepisce abbassando l’illuminazione durante l’ascolto, per rivivere sensazioni che sicuramente hanno vissuto i nostri nonni e che ci sono state tramandate attraverso le pellicole in bianco e nero dell’epoca. Un album da ascoltare in silenzio e tutto d’un fiato, senza interruzioni, per assaporare anche la più piccola sfumatura.
Se vale la regola “chi ben inizia è a metà dell’opera”, Gianmaria Simon ha già raggiunto il meritato traguardo della prima tappa. Ci auguriamo che presto estragga dal cassetto altre poesie e che molte altre ne scriva, perché è grande la curiosità di seguire il suo percorso artistico. Quest’opera non può mancare nella collezione degli amanti del cantautorato stile Capossela, Cohen, Paolo Conte, De André, o anche degli chansonnier francesi. Colore associato: Rosso amaranto (thanks to Freddy Marchiori)
Track List
1. Marizibill
2. Ussaro
3. Calò
4. Lo mismo de ti
5. L’ennesimo Malecon
6. Romalen
7. Prima che venga giorno
8. La mante amante
9. Il baro
10. Lo chiamerei Goliardo
11. Bonus track Dance to the end of love (L. Cohen)
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