10 ottobre – 17 dicembre 2017 | Teatro Belli, Roma
rassegna a cura di Rodolfo di Giammarco

646Logo_2017Per il sedicesimo anno consecutivo tracciamo una geografia, un tracciato tematico, un inventario linguistico della drammaturgia contemporanea inglese, e lo facciamo con le iniziative, i mezzi, la cantieristica, le traduzioni, le regie e le performance attoriali confluenti nel festival “Trend, nuove frontiere della scena britannica” attestato al Teatro Belli, sostenuto dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Regione Lazio.

I due mesi di ininterrotta programmazione fanno affidamento in questo 2017 su sedici titoli, su oltre cinquanta serate di spettacolo, su sedici autori d’Oltremanica, su altrettanti registi italiani.

THREE-MORE-SLEEPLESS-NIGHTS-Lorenzo-Lavia-(ph.Azzurra-Primavera)

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Il fenomeno della pronta importazione culturale di testi battezzati negli ultimi tempi a Londra, Edimburgo o in altre città del Regno Unito è il segnale, è la testimonianza di un interscambio che non risente delle strettoie spesso solo annunciate della Brexit, avvalorando un vincolo intellettuale, e di pratica della scena, che alimenta di continuo il dialogo tra i (molti, creativi, dotati, ispirati) fabbricanti inglesi della scena e l’utenza europea correntemente in sintonia programmativa con quei cataloghi di novità, con quegli allestimenti a raffica, con quelle iniziative editorial-teatrali da fare invidia. La nostra manifestazione ha l’onore (e l’onere intercettatore) di rispecchiare per una lunga tenitura bimestrale una formidabile e fluviale casistica, unica al mondo, di partiture sceniche che toccano qualunque dramma privato o qualsiasi risvolto sociale. E anche stavolta è l’aspetto personale delle scritture, è l’incidenza individuale delle trame a imporsi, piuttosto che un andamento di referenzialità teoretica, di messa in discussione sperimentativa.

DNA-Gallone-Leone

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Stando a uno dei tanti approcci pragmatici, privi di maniera, c’è ad esempio una lente d’ingrandimento che s’applica alle modalità esistenziali della coppia, in drammaturghi come Caryl Churchill (“Three More Sleepless Nights”), Howard Barker (“Und”), Sam Steiner (“Lemons, Lemons, Lemons, Lemons, Lemons”), Eugene O’Brien (“Eden”), Nina Segal (“In the Night Time (Before the Sun Rises)” ), Phil Porter (“Blink”). Ma c’è pure un filone di analisi di certe specifiche inter-relazioni in ambiti intimi o amicali, e qui va fatto il nome di Gary McNair (“A Gambler’s Guide to Dying”), Robert Farquhar (“Bad Jazz”), Chris Goode (“Men in the Cities”), Dennis Kelly (“D.N.A. (Bullying Play)” ), John Donnelly (“The Pass”), Abi Morgan (“Splendour”), Charles Dyer (“Mother Adam”). E a mettere invece in gioco formulazioni lessicali, parodistiche e antitetiche sono scrittori come Tim Crouch (“I, Malvolio”), Alan Bennett (“Talking Heads 2”), Alice Birch (“Revolt. She Said. Revolt Again”).

BLINK-Celeste-Gugliandolo-e-Matteo-Sintucci

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Le procedure sono quelle della spettacolazione, della mise en espace e del reading avanzato, e i nostri registi in causa, in ordine di calendario, sono Lorenzo Lavia, Fabrizio Arcuri, Valter Malosti, Giampiero Rappa, Guglielmo Guidi, Massimiliano Farau, Silvio Peroni, Antonia Renzella, Alessandro Tedeschi, Maurizio Pepe, Carlo Emilio Lerici, Emiliano Russo, Carlo Sciaccaluga, Giacomo Bisordi, Mauro Parrinello, Elena Sbardella. E ci sono pure tre proiezioni cinematografiche: “Billy the Kid” di Michael Morpurgo con regia di Tony Graham, “The Soap Myth” di Jeff Cohen diretto da Arnold Mittelman, e “From Up Here” di Aaron Lee Lambert per la messinscena di Luke Sheppard.

Complemento necessario, gli spettatori. [Rodolfo di Giammarco]

Il Programma

dal 10 al 14 ottobre
THREE MORE SLEEPLESS NIGHTS
di Caryl Churchill
con Lorenzo Lavia e Giorgia Salari
regia Lorenzo Lavia
produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale / Garage Zeami

A quante coppie capita di ritrovarsi a letto, la sera, a parlare della giornata appena passata, della vita, della quotidianità?
E a quante coppie capita di ritrovarsi a letto a discutere, sino anche a litigare furiosamente, sulla giornata appena passata, sulla vita, sulla quotidianità?
A letto, la sera, le coppie, danno il peggio di sé. A volte. Spesso.

 

15 / 16 / 17 ottobre
I, MALVOLIO
di Tim Crouch
con Pieraldo Girotto
regia Fabrizio Arcuri
produzione Accademia degli Artefatti

I, SHAKESPEARE è un dispositivo di indagine sulle forme del racconto teatrale: 5 spettacoli che sono occasione per 5 personaggi shakespeariani di raccontare, e rivivere, 5 opere del drammaturgo inglese, realizzando 5 spettacoli ulteriori, imprevedibili e dirompenti. Accademia degli artefatti ha messo in scena tutti e 5 i testi: Io, Fiordipisello; Io, Banquo; Io, Cinna; Io, Calibano; Io, Malvolio.

 

20 / 21 / 22 ottobre
TALKING HEADS II
di Alan Bennett
con Michela Cescon
regia Valter Malosti
produzione Teatro di Dioniso, Pierfrancesco Pisani, Progetto Goldstein in collaborazione con Infinito srl

Michela Cescon dà voce e corpo ad alcuni irresistibili, irriverenti e caustici brani del grande autore inglese, parte della seconda raccolta della serie «Talking Heads», rappresentati per la prima volta in Italia. Protagoniste di queste piccole commedie nere – come spesso accade nella scrittura di Bennett – sono quasi sempre donne, tutte ad un punto di svolta.

 

24 / 25 ottobre
A GAMBLER’S GUIDE TO DYING
di Gary McNair
con Stefano Patti
regia Giampiero Rappa
produzione Teatro Belli

Un monologo in apparenza semplice ma in realtà è una storia ricca, divertente, delicata nella rappresentazione del rapporto tra nipote e nonno, e nel raffigurare il desiderio che abbiamo tutti di essere speciali: eroi della nostra storia.

 

27 / 28 / 29 ottobre
BAD JAZZ
di Robert Farquhar
con Mariagrazia Pompei, Simone Ciampi, Francesco Maria Cordella, Andrea Bonella, Marika De Chiara, Carmen Di Marzo
regia Guglielmo Guidi
GEKON productions Francesco Dainotti

Una farsa satirica sul teatro moderno: quando la realtà e l’arte teatrale si confondono; ma è anche un assalto a tutto campo su quei registi ambiziosi che spingono in maniera autoritaria gli attori (quelli idioti) ad eseguire i loro ‘comandi’ nell’interesse della ricerca.

 

dal 31 ottobre al 3 novembre
UND
di Howard Barker
con Laura Mazzi
regia Massimiliano Farau
produzione Ass. Cult. “Il Torchio”

Un enigmatico e disturbante teorema, di forte impronta beckettiana, sugli aspetti più mortiferi e distruttivi del rapporto uomo-donna, evocando con potente forza espressiva anche scenari di violenza collettiva che si stagliano sullo sfondo della inquietante vicenda privata.

 

dal 5 all’8 novembre
MEN IN THE CITIES
di Chris Goode
con Giulio Forges Davanzati
regia Silvio Peroni
produzione Festival Quartieri dell’Arte, Ludwig Officine linguaggi contemporanei, Fondazione Odyssea, Forteresse

Incorniciato da due morti violente – il suicidio apparentemente inspiegabile di un giovane uomo gay e l’omicidio del batterista Lee Rigby fuori dai Royal Artillery Barracks di Woolwich nel maggio 2013 – Men in the cities è un avvincente monologo sul male e la complicità, e sulle forze che determinano le nostre relazioni.

 

10 / 11 / 12 novembre
D. N. A. (bullying play)
di Dennis Kelly
con Alessandro Blasioli, Ilaria Camplone, Andrea Carpiceci, Giulia Gallone, Massimo Leone,
Martino Loberto, Luca Molinari, Giorgio Sales, Massimo Sconci, Andrea Palladino, Zoe Zolferino
regia Antonia Renzella
produzione Compagnia TAG & Florian Teatro Stabile d’Innovazione

“In natura i predatori puntano sempre l’animale più debole o più lento in un branco. Si assicurano il pasto con meno fatica e meno rischi.” D.N.A ha la semplicità e la chiarezza di una tragedia greca filtrata attraverso un episodio di bullismo.

 

14 / 15 / 16 novembre
LEMONS, LEMONS, LEMONS, LEMONS, LEMONS
di Sam Steiner
con Loris Fabiani e Elisa Benedetta Marinoni
regia Alessandro Tedeschi
produzione Bottega Rosenguild

Ogni civiltà è fondata sul linguaggio… Cosa succederebbe se una legge riducesse il numero di parole che ognuno di noi può usare al giorno? E se fossero solo 140? Come faremmo a lavorare? A Cantare? Far valere i nostri diritti? Sfogarci? Conoscere qualcuno? Fare un discorso? Ordinare del cibo? E quante parole rimarrebbero per amare? 

 

17 / 18 / 19 novembre
THE PASS
di John Donnelly
con Edoardo Purgatori, Federico Lima Roque, Giorgia Salari, Gianluca Macrì
regia Maurizio Pepe
produzione Ass. Cult. La Forma dell’Acqua / The Shape of Water

Una camera d’albergo a Bucarest, 2006.
Una stanza d’albergo a Barcellona, cinque anni dopo.
Una camera d’albergo a Milano, cinque anni dopo.
Una storia che sviscera uno degli ultimi grandi tabù dello sport. Sesso, fama e fallimento, segreti e bugie, in un mondo dove l’immagine è tutto.

 

21/ 22 novembre
EDEN
di Eugene O’Brien
con Alice Arcuri e Denis Fontanari
regia Carlo Sciaccaluga
produzione ariaTeatro

Prevedibili come non mai, nella buona e nella cattiva sorte, Breda e Billy hanno molto da raccontare a chi, come loro, sta chiedendosi se l’amore o la fine dell’amore non possa incredibilmente sorprendere, come un fantastico lento degli Spandau Ballet, uguale da sempre ma emozionante – a tratti – come la prima volta.

 

24 / 25 / 26 novembre
IN THE NIGHT TIME (BEFORE THE SUN RISES)
di Nina Segal
con Marcello Gravina e Diletta Masetti
regia Emiliano Russo
produzione Capsa Service in collaborazione con Ar.Ma Teatro

Un neonato piange. Una bottiglia si rompe. Una finestra va in frantumi. Vi siete mai chiesti se fare un figlio sia un atto di grande responsabilità o di puro egoismo?

 

dal 28 novembre al 3 dicembre
SPLENDOUR
di Abi Morgan
con Francesca Bianco
regia Carlo Emilio Lerici
produzione Teatro Belli – La Comune Bolzano

Un intricato e complesso racconto in cui Abi Morgan esplora il privilegio, la paura e la brutalità attraverso cui si esercita il potere politico, e lo fa attraverso le esperienze di quattro donne: vittime, collaboratori del potere stesso e testimoni.

 

dal 6 al 10 dicembre
REVOLT. SHE SAID. REVOLT AGAIN
di Alice Birch
con Aurora Peres
regia Giacomo Bisordi
produzione Schadenfreude

Revolt. She said. Revolt again è un manifesto in forma drammatica: al suo centro, l’agire rivoluzionario. Con tutta la sua controversa violenza.

 

11/ 12 / 13 dicembre
BLINK
di Phil Porter
con Celeste Gugliandolo e Matteo Sintucci
regia Mauro Parrinello
produzione OffRome, Tedacà/Compagnia Dei Demoni in collaborazione con
Teatro Libero di Palermo

Blink è la storia d’amore di Jonah e Sophie. Una storia normale… più o meno…
Blink racconta con ironia e originalità di due solitudini, tenere, comiche e disperate, e del loro tentativo di incontrarsi e difendersi dal mondo reale.

 

16 / 17 dicembre
MOTHER ADAM
di Charles Dyer
con Leo Gullotta e Ludovica Modugno
lettura scenica a cura di Elena Sbardella
produzione L’Albero Teatro Canzone

Un’opera tragicomica di raffinata ferocia dell’autore – noto soprattutto per Staircase, “Il Sottoscala” – che qui dipinge con maestria il rapporto tra una madre terribile e il figlio che tenta di sognare invano possibili vie di fuga.

 

TEATRO BELLI DI ROMA
Piazza di Sant’Apollonia, 11 00153 Roma.
Telefono:+39 06 589 4875
www.teatrobelli.it